foto da “Brescia Oggi”
AGRODOLCE – Calata G.B.Cuneo 25
Tel. 0183 29 37 02 – www.agrodolceimperia.it
Sulla Calata gli yacht a tre piani sollevano tanti “Oh!” e “Ah!” tra i passanti provenienti dalla banchina dei pescherecci. E’ qui che si trova l’ingresso più bello del ristorante, dove c’è anche il dehor estivo, con passeggio antistante non disturbato dal rumore di veicoli. Nelle due salette interne aperte tutto l’anno l’ambiente è solare, con sedie “vestite” di bianco, bel tovagliato cru, varie opere d’arte esposte alle pareti, tavoli ben distanziati e mise en place eleganti, sottofondo di musica doc (anche se Biondi è talvolta un po’ monocorde) e il guardaroba che graziosamente libera voi e la sala degli inestetici giacconi ormai altrove ineffabilmente appesi alle sedie uso massìchevassèmprèbbane… Il servizio (al mio passaggio era di tre persone), pur tenendosi in disparte con discrezione, non abbassa l’attenzione ed è pronto a raggiungervi per soddisfare (spesso prevenire) ogni vostra necessità).
La cucina di Augusto Valzelli, che “ormai” ha “ben” 25 anni, ma che a 22-23 è stato il più giovane stellato Michelin d’Italia ed ha ottenuto 14,5 ventesimi sulla cauta Guida de L’Espresso, si è anche evoluta. Non dev’esser stato affatto facile continuare ad accontentare la clientela dell’ex cuoco stellato di qui (Sarri), conservarne i riconoscimenti e anzi acquisire ovviamente anche nuovi consensi e clienti. Nei miei periodici passaggi degli anni scorsi ho potuto constatare che la cucina, dopo qualche tempo di ovvio rodaggio, è andata in crescendo con passo da alpino e riposa ormai su esecuzioni che definirei milligrammate ripetute con costanza, con intelligente attenzione ai dettami del momento verso la Cucina Mediterranea, ma anche relativizzando il classico ad ogni costo: se un nuovo abbinamento risulta azzeccato, ad esempio con della lavanda, ad Augusto certo non trema la mano. E poi c’è anche evoluzione e innovazione, ferma la stella polare della trasparenza nel piatto! Ma bando ad altre considerazioni e veniamo alla carta.
Dei sei antipasti (di cui quattro a base di pescato crudo) dai 16 ai 20 euro, cito i morbidi calamaretti alla plancia con polentina liquida, pop corn e splash al nero di seppia, ma sono anche invitanti lo scampo e Gambero Rosso con riduzione di ciliegie e cioccolato bianco. Dei quattro primi, dai 19 ai 25 euro, cito le linguine di farro Bio, scampi e lavanda Ponti di Nava,con un plus se sulla lavanda verserete un cucchiaio dell’ olio in tavola (un Extravergine Fresia). Sono invitanti anche i cappellacci di pasta fresca all’uovo in parmigiana con ripieno di melanzana violetta nostrana su crema di burrata, pomodoro datterino e olio al rosmarino. Dei quattro secondi, dai 19 a 22 euro, cito il pescato del giorno con primizie stagionali dell’orto con una originale salsa speziata al cocco che potrete dosare voi stessi,ma è invitante anche il baccalà Islandese al vapore su crema allo zafferano clorofilla di prezzemolo e pane … alla cenere. Un buon sorbetto leggero alla frutta può chiudere con semplicità un pasto soddisfacente, con porzioni adeguate a farvi giungere equilibratamente senza “ingavonarvi” sino a fine pasto.
I vini sono circa 150, molti entro i 25 euro: una trentina le “bollicine” italiane e francesi e anche qualche etichetta a prezzi ”dimenticati” che farà felici i gli intenditori; nel caso servono anche a bicchiere (5 euro). Esistono anche due menu degustazione, uno di cinque portate a 45 euro, l’altro di sei portate a 50 euro scegliendo i quali, senza farsi pregare, accetteranno anche di personalizzarveli, sostituendo qualche piatto. Il coperto è di 3 euro e, fatto inconsueto, viene applicato anche ai menu. Hanno un sito aggiornatissimo e trasparente dove , tanto per non andare all'”orbetta”, troverete anche la loro invitante carta del mese.