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. Aldo Lissignoli, sul sito Agrodolce spiega che l’oliocottura “consiste nel far cuocere a bassa temperatura (dai 40 °C agli 80 °C) gli alimenti immersi nell’olio che, generando una barriera sulla superficie del prodotto, permette di conservarne tutti gli aromi naturali. ” Ciò vale per carne, pesce e verdure.”
Per carità, l’autore non scopre niente di nuovo, visto che sino 60 anni orsono, prima del Liquigaas, nelle case di campagna italiane si cuoceva a legna, talvolta veramente a fuoco lento (basi pensare al legno di fico). Ma puntualizza cose interessanti:
“Dal punto di vista tecnico è importante mantenere la temperatura (bassa) adatta all’alimento da cuocere senza cambiamenti che potrebbero rovinare il risultato finale. Per quanto riguarda il tempo invece bisogna affermare che ovviamente varia in funzione delle dimensioni dell’alimento e della sua tipologia. Con questa tecnica i profumi del prodotto, le sue caratteristiche organolettiche e il peso rimangono pressoché intatti.”