Sanremo: ITTITURISMO M/B PATRIZIA
Lungomare Trento e Trieste 21
Tel. 0184 1891905 – 349 8188317 – www.eppofish.it
La sera mi sembra tollerata la sosta su questo lungomare ma, per essere più rilassati, basta parcheggiare nei pressi della fontana dello Zampillo e usufruire del vicolo che “sfocia”, dopo soli 100 metri, proprio davanti all’importante entrata del ristorante. Nel locale di “giusta” ampiezza, nei pressi della spiaggia Arenella, questo bel sito ha arredi classici ed eleganti, con ampi tavoli ben distanziati, comode poltrone blu (molte con braccioli), arredi razionali adatti all’ambiente, bella illuminazione, mise en place di tono, fiore ai tavoli, musica di sottofondo “giusta”. Da tre tavoli della sala nonché dal dehor verandato potrete anche godere della vista della bella cucina: un piccolo spettacolo per gli appassionati. A inizio serata capita anche qualche volta che il patron arrivi con il suo pescato ancora “vivo”: uno spettacolino che da fiducia. Stupiti? Beh, questo ristorante ittituristico è stato costituito da una famiglia di pescatori. Essi dichiarano che “il pescato della Motobarca Patrizia viene certificato e finisce direttamente qui”, un vero chilometro zero. Ma questi imprenditori del pesce, essendo nuovi alla ristorazione e con l’onere di perpetuare la fama di questo indirizzo (l’ex Giannino), non hanno trascurato anche di fare formazione al servizio di sala che, con le persone giuste gira senza “cigolii” grazie al giovane patron da sempre attento e disponibile e al personale che, senza alcun sussiego o trascuranza, serve calmo, pronto e vivaddio con sorriso aperto e ospitale.
Il cuoco ha inventiva, ma anche ragionevolezza e non gioca a stupire con mirabolanze, e mantiene il lume della ragione fermo sulla convinzione che molta clientela scelga questo indirizzo non per assaggiare delle fantasioserie del genio di turno, ma per gustare un pescato il quale, “buono di suo” non ha bisogno di altre “manifatture”. Ovviamente personalizza i piatti, ma con grande prudenza e senza farvi fare da cavie.
In carta quindi: sei antipasti da 16 a 22 euro, tra i quali cito l’Assoluto di Gambero ovvero il Gambero di Sanremo cotto, crudo e grigliato con testa fritta, il suo “caviale” e la sua salsa (€ 20); Cinque primi da 18 a 25 euro, tra i quali cito il Raviolo Delicato, ovvero il raviolo di pesce magro in brodo di scampi al latte con scampetto scottato (€ 18); sei i secondi (dai 18 ai 22 euro, oppure a peso, come i gamberi e/o scampi serviti crudi, o alla griglia o al vapore (€ 12 l’etto)Per il momento dolce, di cinque proposte, mi pare invitante lo Zabaione ghiacciato al cioccolato bianco, frutto della passione, coulis di fragole fresche e mousse di cioccolato al 70% (€ 7).
La carta dei vini ne elenca 130, dei quali ben 32 sono Spumanti e 12 Champagnes. Gli altri sono ben assortiti e, partendo da 15 euro, hanno ricarichi normali (un Poggio dei Gorleri costa 22 euro). Chi gradisce “budgettizzare” in anticipo, può contare su tre rassicuranti menu: I “Lasciatemi Fare” da sei portate a 60 euro, oppure di quattro portate a 38 euro, nonché “Cucina Bianca sulle vie del Sale” di quattro portate, sempre a 38 euro. I menu sono consigliati per tutto il tavolo. C’è anche un piccolo patio appartato con un tavolo da 6/8 persone che può servire da privé.