Tanti e importanti gli chef che arriveranno a Taggia ad esibirsi sull’oliva taggiasca.
Chef famosi d’oltralpe:
Julien Bousseau: Allievo di Michel Rostang e Helene Darroze (ambedue con 2 stelle michelin) apre poi il suo ristorante Clovis bistrot gourmand a Tourrettes nel 2008 ottenendo negli anni seguenti la sua prima stella. È il “Pesce” ad essere al centro della sua cultura culinaria unendolo alla passione per l’ortofrutticola coltivata nei suoi giardini di casa.
Alain Llorca: Chef per breve tempo allo Chanteclerc di Nice, che rilevò poi il mitico Moulin de Mougins di Roger Vergé. Oggi ha il suo ristorante a Saint-Paul de Vence, una stella Michelin . La sua è una cucina “mediterranea contemporanea” di alto profilo. Hôtel – Restaurant Alain Llorca.
C’è chi viene da molto lontano, ma si è ormai ambientato:
Haruo Ichikawa: da 24 anni nel nostro Paese, al timone della cucina di Iyo, che per la critica unanime è il miglior ristorante etnico d’Italia, anche stella Michelin. Dopo la formazione fra Tokyo e Los Angeles, è stato nelle cucine dei più importanti ristoranti giapponesi di Milano sino ad approdare nel 2008 all’Iyo. Filosofia: credo giapponese unendo ingredienti e tocchi italiani”.
Takeshi Iwai: Una storia sorprendente, una cascina lombarda, una bottega per comprare questi prodotti e ora anche un ristorante di avanguardia affidato allo chef giapponese Takeshi Iwai (passato per le cucine di Pino Cuttaia, Massimiliano Alajmo, Antonino Cannavacciuolo, Luciano Monosilio, Anthony Genovese e altri ancora). Il 70% dei prodotti che finiscono nei piatti sono dell’azienda: le verdure dell’orto biologico; i cereali per il pane e i dolci; la carne degli animali allevati nell’azienda, da cui si ricava anche il latte per i formaggi; uova e pollame. Risultato: una cucina che sta incantando la critica milanese. Ada e Augusto a Gaggiano (MI).
Chef dell’avanguardia italiana
Michele Biassoni: Chef di grande esperienza, ama il confronto, la contaminazione, l’incontro tra occidente ed oriente. Si esibirà a 4 mani con Haruo Ichikawa.
Eugenio Boer: Mezzo olandese e mezzo in italiano, esperienze solari in Toscana e nevose in Alto Adige, oggi all’Essenza di Milano propone piatti molto personali. Sulla tavola arrivano sassi, tronchi, cortecce, profumi di aghi di pino, licheni e muschi che aiutano a ritrovare il percorso mentale dello chef, che si ispira ai boschi, ai fiumi, alla natura, agli animali in libertà. Piatti come “il cervo e la sua storia” o l’ ”orto d’inverno” o ancora Passeggiata invernale in Langa”.
Terry Giacomello: Lo sbarco di Terry all’Inkiostro di Parma ha subito suscitato l’attenzione della critica per la sua cucina d’avanguardia, per il bagaglio tecnico che esprime, per la bellezza estetica delle sue ricette, per l’originalità del suo stile. D’altronde alle sue spalle sono passaggi importanti in cucine di mezza Europa, con l’ultima e fondamentale esperienza al Noma di Copenaghen.
Luigi Taglienti: da Savona, esperienze importanti in Costa Azzurra alla Palme d’Or e in Italia con Santin e Cracco, si impone subito all’attenzione della critica con il suo debutto da chef alle Antiche Contrade di Cuneo. Poi lo sbarco a Milano nella strategica location di Trussardi alla Scala, un locale di grandissimo prestigio dove nel giro di soli due anni ottiene una stella Michelin. Da oltre un anno ha lasciato Trussardi e sta per aprire un suo nuovo ristorante a Milano.
La nuova cucina ligure
Davide Cannavino : 30 anni genovese, ha partecipato a Chef emergente di Luigi Cremona per poi affiancare Luca Collami al Baldin e successivamente ampliare il proprio stile con Paolo Lopriore alla Certosa di Maggiano. Protagonista indiscusso dei suoi piatti è il pesce, soprattutto povero. Alla “Voglia Matta” ci si va innanzitutto per l’amore verso la materia prima ittica, senza preclusioni fra nobiltà e povertà. Il giovane Chef Davide Cannavino e la sua compagna d’avventura Katia puntano sulla semplicità e sulla genuinità degli ingredienti.
Sibyl Carbone: Tra i finalisti di Hell’s Kitchen Italia 2014, il talent show culinario affidato a Carlo Cracco, Sybil Carbone è nata a Sanremo nel 1980, attualmente vive ad Alassio dove è titolare del suo ristorante il “Papèi da Turta”, che, nato come una friggitoria ligure, è oggi un ristorante dall’atmosfera raccolta e intima caratterizzato da una spiccata attenzione per la cucina del territorio ligure.
Manuel Marchetta: Giovane e talentuoso, interpreta con indubbia valenza la straordinaria varietà qualità e freschezza che l’Ittiturismo Patrizia è capace di offrire ogni giorno alla propria clientela.
Giorgio Servetto: già alla Locanda dell’Asino di Alsssio, la vera novità del 2016 in Liguria è l’arrivo di Giorgio Servetto nella bella e storica Villa La Pergola di Alassio dove può proporre la sua cucina di alto spessore in un ambiente di pari livello. Una cucina di impronta classica, non chiusa nella connotazione territoriale, ma aperta con curiosità al mondo.
Marco Visciola: Chef di Eataly a Genova, giovane, ama la cucina di mare, ma non quella banale. Basta citare qualche sua ricetta come il raviolo di focaccia e crescenza con basilico e acciughe di Camogli, o la finanziera di mare o ancora lo scampo e il foie gras con nocciole, rape fermentate e Nebbiolo. Quale ricetta farà a Taggia? Non lo sappiamo ancora, ma di sicuro non ci annoieremo.
e infine il territorio
Giancarlo Borgo: Lo chef delle Macine del Confluente si esibirà liberamente ma anche in originale abbinamento con degli artigiani locali per firmare e lanciare la “torta verde d’autore”.
Claudio Manti: La cucina del più famoso ristorante della zona: La Conchiglia, stella Michelin, con lo chef che è in cucina sempre sotto lo sguardo attento di Giacomo Ruffoni e di sua moglie Anna.
Danilo Rebaudo: Artigiano panificatore della pasticceria “la Canestra” di Badalucco.
Le giornate saranno coordinate e commentate da Luigi Cremona, noto giornalista enogastronomico che, organizzzatore con Witaly.
Orario Cooking Show: 11-18
Indirizzo: piazza Cavour – via Soleri 18018, Taggia (IM)
Ingresso: Gratuito