Via Vittorio Emanuele 94 – Tel. 0184 266006
Due anni orsono fu proprio il “deserto fisso” invernale del localone che allora si trovava nella negletta località di Arziglia, a ispirare l’opportunità di creare una rubrica per il settimanale La Riviera nell’intento di aiutare la ristorazione del ponente, e infatti “partimmo” proprio con questo ristorante. Ormai da tempo, però, ne vedevo l’insegna sempre spenta… Ora però ho “scoperto” che, zitti zitti si sono trasferiti da un po’ di tempo in centro città, proprio di fronte al cinema. Mi scuso per il ritardo della recensione del nuovo sito ma non avevo avuto notizia, neppure dalle più affezionate Bucche Sernue …
Il centro è sempre il centro e il locale “lavora di più”: la sera del mio passaggio tutti i tavoli erano occupati da coppie della famiglia “siamoindue” senza prenotazione. La porta chiusa evita l’ingresso dei venditori di rose in questo ambientino da una dozzina di coperti molto raccolto, intimo, lindo, con appliques e foto d’epoca alle pareti, stufa a induzione, tovaglie bianche, ricchi bouquet di ranuncoli, mise en place eleganti, bottiglia molto casereccia di ottimo olio extravergine du Castè e, cosa che non guasta, anche sedie comodissime.
A chi è in vena di romanticherie, può mancare un po’ lo storico loro sottofondo di That’s Ammore, sostituito dal … fruscio impercettibile dell’antistante strada statale, dalla quale i vetri multistrato di questa ex gioielleria isolano perfettamente. Ma le concretezze ci sono tutte: la solare proprietaria è giovialmente al timone dell’insieme, la madre è l’inossidabile colonna portante della cucina ed Emanuele, cameriere storico, non si dà arie ma è il fulcro della sala e a pié fermo esegue diligente, premuroso, disponibile.
La carta, come di legge, è esposta prima dell’ingresso ed elenca nove antipasti di pesce da 8 ai 12 euro, otto antipasti di terra da 8 a 12 euro, dieci primi da 10 a 18 euro, otto secondi di pesce da 15 a 20 euro, sei secondi di terra da 10 a 20 euro. Tuttavia, nella pratica, l’abitudine della casa è da sempre l’offerta a voce.
Nella pratica, poiché sarebbe praticamente impossibile ascoltare la declamazione dei 40 titoli, e dato che le troppe voci in carta altrove preludono generalmente a cucine “da cambusa”, val la pena di accogliere i suggerimenti a voce della “magione”, vulgo il Menu del Giorno che, mercoledì 2 marzo consisteva in: 1) Salmone con carciofi e ottima Mozzarella di Bufala; 2) Ravioli di borragine; 3) Pescato al forno con patate e carciofi; Dessert alla carta. Per un prezzo onestissimo e sorprendente che sfida ogni confronto: 25 euro.
La carta vini, “sa va s’en rire”, era anche stavolta in … ristampa, per cui non saprei dirvi quanta scelta abbia la cantina. Comunque tutti avevano in tavola delle bottiglia differenti di buona etichetta. Io ho azzardato a chiedere una bottiglia di un “Petit Recoltant”: ebbene l’avevano, ed era un buon Monthyus Père et Fils a prezzo onesto.
In conclusione: perché venire qui? Per l’ambiente di una certa classe ma senza spocchioserie, per la qualità del pescato e delle materie prime, la bontà della cucina, la generosità delle porzioni, con un rapporto qualità/prezzo da angeli, che ripeto: 25 EURO
Avvertirmi del trasloco? Ma figuriamoci. Avranno pensato forse che tanto poi, in fondo, i clienti “siamoindue” passano comunque, magari li mandano qui gli affittacamere senza ristorante, forse anche gli amici benzinai, mica glieli portano le Guide … Ma kìssene delle Guide e dei giornali e di chi le compra per sapere dove andare a cena!