La recensione: ristorante La Viassa a Dolceacqua

1 2014 (17)Dolceacqua  –   A VIASSA   –    Via Liberazione 13

Tel. 0184 206 665   www.ristoranteaviassa.it

Stefano, già “colonna” dell’onusto ex-ristorante Via Romana, s’è da anni accasato in questo locale che, un po’ anonimo di primo acchito visto da fuori, diventa invece accogliente e di armonico insieme al suo  interno, grazie ai colori tenui, alla simpatica illuminazione, ai bei bouquet ai tavoli perfettamente sistemati con tovagliato e cristallerie impeccabili,  ai quadri adatti all’insieme nonché “bottiglie d’arredo” e, non guasta, anche la temperatura “giusta”. Il “nostro”, dismessi i paludamenti scuri d’antan, accoglie familiarmente, attento, ben presente ma senza inutili panegirici  così come non ci sono “scorciatoie” nel servizio.

Dopo l’aperitivo, costituito da un Prosecco con dadini di panissa fritta e piccoli barbagiuai (4 euro), le proposte in carta sono le seguenti: cinque antipasti (12 euro ma solo 18 euro ordinandone tre) –  tre primi (12 euro  –  tre secondi (16 euro)    –   una selezione di formaggi locali con miele e confetture (8 euro)  –  sei dolci (7 euro).

Tra gli antipasti cito il Brandacujun alla dolceacquina con tapenade di olive ;  l’insalata di carciofi, con (grossi) gamberi scottati e maionese leggera, e infine i “Previ” ovvero leggeri fagottini di verza con salsiccia. E’ una cucina del territorio, con qualche estemporanea variante, che tiene conto del fatto che molti qui desiderano ancora dei piatti del mare non lontano, ma sempre senza fanfalucherie, come nel piatto di pasta e Fagioli di Pigna qui abbinato a cozze saporitissime. Nei primi cito i leggeri Corzetti stampati con polpo pomodoro fresco e pesto, oppure il più “virile” risotto al ragù di coniglio e Rossese di Dolceacqua. Nei secondi un classico è il capretto in casseruola con carciofi ma c’è anche il pescato del giorno (venerdì 11/3 era un pesce lama  “norm-core”) con patate olive e rosmarino; oppure c’è la più decisa buridda di seppie ceci e cavolo nero…. Al dessert è quasi d’obbligo il gelato con le dolceacquine Michette e riduzione al Rossese. Ciò detto, ecco la bella sorpresa per chi desidera cenare con il cuore e il portafoglio entrambi leggeri: il Menu Degustazione a 32 EURO è composto da due antipasti, un primo, un secondo e un dolce, ma si può sceglierli a piacere  su qualunque piatto in carta. Analogamente, l’esemplare carta vini è un bel “tomo”, a prezzi che tengono su il morale e con molte particolarità: ad esempio c’è uno Spumante Franciacorta Brut S.A. Vezzoli (30 euro), di solo 12% vol. che si fa un baffo di molti suoi concorrenti italiani e francesi e del quale val la pena scoprire anche il metodo di vinificazione (lo potete poi trovare all’Enoteca della grande Maresa, nella via adiacente). Luigino.filippi@alice.it – www.buongiornogourmet.it

 

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