Il ristorante Villa Crespi (credito foto ilmccollection)
Molte donne, magari cuoche provette, vorrebbero lavorare e apprendere al suo ‘Villa Crespi’ sul Lago d’Orta. Ma, secondo il quotidiano LIBERO riporta la sua risposta: “Purtroppo il mondo dell’alta cucina sì, è maschilista. Nella mia cucina non ci sono donne. Ma non perché non le ami. Anzi, mi affascina vedere una donna all’opera. Ma le proteggo. Ho avuto in cucina qualche donna e vedevo che soffriva. Non le voglio sfruttare”- “È un mondo in cui devi fare molte rinunce e scelte drastiche, coi figli è più difficile. Il lavoro è tosto, l’uomo è più forte, lavora più ore, recupera maggiormente. La donna sotto stress tiene dentro, l’uomo si scarica, si sfoga. Le donne chef professioniste sul campo sono numericamente meno. Però ce ne sono: all’Enoteca Pinchiorri c’è Annie Féolde, c’è Anna Santini del Pescatore, Valeria Piccini di Caino, in Toscana”.