Corso Regina Margherita 14 – Tel. 0184 682048 – www.ristoranteacquerello.com
Siete sulla SS Aurelia, con qualche risorsa di parcheggio poco distante. Il dehor è più grande del locale ma, come spesso avviene, è l’interno che ha maggior personalità anche quando, come in questo caso, gli spazi sono minuscoli. In ogni caso gli spazi tra un tavolo e l’altro sono “a prova di privacy”. L’accoglienza è amorevole, i giacconi appesi alle sedie tollerati (che peccato) sminuiscono un po’ l’eleganza dell’insieme, che ha mise en place di design e buon gusto. I clienti abituali sono molti e non ci si deve quindi sorprendere per la familiarità con la quale li accoglie la proprietaria (una espansiva “Anitona” americana): “Ciao Ammore, Ciao Baby” con larghi sorrisi e abbracci, che finiranno per farvi sentire “a casa”, anche la prima volta che metterete piede qui.
In carta sono spariti tutti i riferimenti “sloowfudizzanti” di un tempo, ma è dichiarato letteralmente: “Tutto il pescato da noi proposto è esclusivamente di mare aperto. Il pane e le focacce sono prodotti da noi con farine biologiche tutte italiane macinate a pietra dall’Antico Molino Rosso”. La cucina è a vista da una parte della sala. In carta: cinque antipasti, tra i quali i Tortini di alici in crosta di pane aromatizzato su passata di zucca gialla e mozzarella di bufala (€ 14) – le Seppie al nero su crema di patate profumate al limone (€ 14). La presentazione è elegante e d’acchito in qualche portata, nei primi soprattutto, le quantità paiono parche agli italiani “pastaioli” , ma si finisce per essere comunque sazi a fine cena. Tra i cinque piatti di pasta e zuppe ecco gli Gnocchetti di patate con salsa al Gorgonzola, scarola leggermente grigliata e briciole di pane (€ 14), piatto nel quale il Gorgonzola non “sovrasta” – i Ravioli di magro al pesce di scoglio con fasolari e pesto leggero (€ 15). Tra i sei piatti di secondo cito il Pescato arrostito al forno con asparagi (€ 25) – il Baccalà Islandese brasato al forno su pizzaiola di pomodori e peperoncino (€ 23) – il Galletto allevato a mais alla griglia (€ 19). Con il fritto misto ho dovuto “lavorare” un po’ con i gamberi (odio usare le dita in ambienti eleganti), ma è stato un piatto che meritava. Al dessert la degustazione di formaggi secondo stagione ha un buon assortimento (€ 18) oppure, tra i sei dolci, con imbarazzo della scelta, potrete assaggiare l’affogato al caffè con crema al Gianduja, zenzero e croccante alla nocciola (€ 9) – oppure la “Magia Nera” crostata di cioccolato al 72% con nuvola di panna e crema inglese (€ 9). E’ possibile accompagnarli con uno dei sei vini da dessert e passiti serviti a bicchiere (anche se, per il cioccolato 72, avremmo preferito qualche vino più adatto ( Banyuls , Pedro Himenez …). La qualità del cibo comporta prezzi sostenuti ma propongono anche dei menu: “L’Acquerello” con due antipasti, un primo, un secondo e dolce , nonché il “Piccolo” con un antipasto, un primo, un secondo e dolce a 45 euro, con scelta delle portate che, pur dichiarata “affidata alla fantasia del cuoco in base al pescato del giorno e serviti uguali a tutti i componenti del tavolo, senza varianti”, viene ragionevolmente variata senza che vi facciano gli occhi grossi. La carta vini ha decine e decine di buone etichette e ricarichi normali. Il servizio è pronto, gentile e vi ascolta con attenzione. I pochi coperti consigliano di prenotare sempre.