Bordighera – LA CICALA – Piazza della Pace – Via Lunga 16
Tel. 0184 261815 – www.lacicalabordighera.it
Presso il plurisecolare Ficus Bordigotto (vi piace il nome?) che meriterebbe più attenzione del Comune, il parcheggio sulla piazza è facile e comodo. Dopodiché pochi passi immettono all’enclave enogastrò di Bordighera alta, con scelte di locali per tutti i gusti. Dalla piazzetta del borgo, in piano, ecco poi due artistiche porte a vetri, più… grandi del locale al quale immettono. La saletta è luminosa, per una ventina di coperti, tavoli vicini ma “privatizzati” dalla musica in piacevole sottofondo; mostra di quadri alle pareti con cambio periodico su discreti pannelli in juta per attutire l’eco delle volte. Qui Cristina Volcan è l’accoglienza in persona, con il suo sorriso che apre al mondo e la sua voce franca e argentina (senza inutili bla bla inascoltabili) che prelude a un bel momento di vita serena. Giovanni Molinari, dal canto suo, professionista dei fornelli che non ama uscire dal suo regno per venire a fare il bello in sala, è un cuoco con le preziose precisioni da pasticcere (come da sua origine professionale) e il risultato si vede.
I due sono vulcani di iniziative. Hanno appena tenuto il 1° corso di pasticceria per bambini (tutti promossi con lode, naturalmente) del quale ho assaggiato l’ottimo risultato. E’ anche di questi giorni il lancio del “Trabacchino del Mezzodì” consistente in cilindro a quattro stadi, servito a mezzogiorno. Primo stadio un antipasto e, a scendere, un primo, un secondo e un dessert. Ad esempio, oggi Stoccafisso accomodato – Polenta alla griglia – Verdure in padella – Dolce semifreddo alla fragola. Viene portato al tavolo (set all’americana), aperto e… buon appetito! Preparate 23 euro.
La carta, pardon, la lavagna cibi invece, portata a ogni tavolo, prevede un coperto di € 2,50 e ha una nutrita offerta. Otto antipasti tra i quali i Barbagiuai (€ 10) e gli Spuncia (novellame) con Fagioli di Pigna (€ 15). Tra i cinque primi, le linguine con pescatrice capperi e peperoncino (€ 15), tra i quattro secondi il pescato dal giorno al forno alla ligure, che costa € 7,5 all’etto. Tra la decina di dessert il semifreddo al caco e scaglie di marron glacé (€ 7) mi pare la scelta giusta per questa stagione. C’è anche il Menu della Regina che costa 40 euro ed elenca letteralmente: 1) Barbagiuai, 2) stoccafisso mantecato, 3) ravioli, 4) fish and chips, 5) dolce. Con 5 euro in più servono anche un quartino di vino. A proposito di vini: nella carta da 250 etichette, il primo prezzo è 13 euro e sono molte le bottiglie sotto ai 20 euro. Gli animi belli potranno fare una figura ganza con la loro Lei ordinando lo Champagne Greno, che è buono e costa soltanto 32 euro. Un difetto? Talvolta per la prenotazione occorre un po’ di pazienza.