Come scegliere il vino allo scaffale

Un interessante articolo di Manuela Laiacona su AGRODOLCE:IT 

come scegliere il vino al supermercato

L’innumerevole esercito di bottiglie schierato da una parte all’altra del corridoio può intimidire il meno esperto, che spesso e volentieri ripiega sul nome già sentito, sul vino che in famiglia si è sempre bevuto o sull’offerta. Ecco allora poche regole da seguire per capire un po’ di più dello scenario enologico in esposizione e non mettere nel carrello il vino sbagliato.

Denominazioni

Igt, Doc e Docg sono le sigle che compongono la regola numero uno, il primo comandamento. È importante sapere la differenza tra vini a denominazione e a indicazione, conoscere le classificazioni delle certificazioni indicate sull’etichetta e nelle fascette. Igt, sta per Indicazione Geografica Tipica, definisce una zona di produzione ampia, delimitata geograficamente. è importante conoscere la differenza tra vini a denominazione e a indicazione, classificazioni indicate sull’etichetta Il vino Igt deve rispettare determinati requisiti di produzione che, semplificando molto, vanno dalla tipologia di vitigno che deve rientrare in un elenco di varietali ammessi, alla resa per ettaro al grado alcolico minimo delle uve. Doc sta per Denominazione di Origine Controllata: indica una zona di produzione ben precisa e circoscritta e designa una maggiore qualità del vino, perché il disciplinare di produzione è più rigido rispetto a quello che regolamenta l’Igt, tenendo in conto anche il periodo di invecchiamento, affinamento e l’imbottigliamento. Il vino va sottoposto a esami preliminari chimico fisici e organolettici. La caratteristiche devono essere strettamente legate all’ambiente geografico, ai fattori naturali e umani di una determinata zona. La Docg, Denominzione di Origine Controllata e Garantita, è di fatto una restrizione della Doc, l’area geografica può anche essere una piccola porzione di territorio. Le regole sono ancora più stringenti. Le analisi sono doppie e condotte sia in fase di produzione che di imbottigliamento. I vini a cui va la fascetta Docg devono essere già Doc.

Qr Code

Per sapere di più sul vino e sull’azienda viene in soccorso, in modalità quick response, il Qr Code ormai presente su gran parte delle etichette. Tramite il vostro smartphone, munito di Qr reader, potrete accedere via web a informazioni sul prodotto di vario tipo tra cui storia della cantina, descrizione del territorio, schede tecniche, fotografie, filmati, ricette.

 

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