La recensione della settimana. Ad Altare Ristorante Locanda QUINTILIO

quintilio 2012 (6)

Altare – Locanda QUINTILIO

Via Gramsci 21 – Tel. 019 58000

www.ristorantequintilio.it

Ad Altare, al Colle di Cadibona sul confine tra Alpi e Appennini, c’è l’indirizzo meno lontano dal mare del Ponente Ligure dove assaggiare tartufi, respirando un’aria già langaroleggiante. Anche quest’anno a quella che viene appellata Fiera del Tartufo di Millesimo si trovava molto ciarpame di anonimi articoli eterogenei come in qualunque mercato settimanale, ma ben pochi tartufi. La Valle da anni sa promuovere (?!) così il prezioso Tuber Magnatum Pico Valbormidese e di conseguenza pochi lo conoscono fuori zona. Va detto che quest’anno la stagione è un po’ avara ma, se qui nasce un tartufo, potete star certi che esso, prima di prender la via per Alba, verrà offerto a questo ristorante.

Quintilio da cinque generazioni sa come accontentare i suoi “fedeli” e si trattiene molto nei ricarichi sul prezioso tubero pur servendolo in quantità serie. Si tengano lontani “gastrofighetti okkei” e pedanti “malmosto say”: la sua cucina è quella abbondante concreta e classica della “frontiera” ligure-piemontese, per meglio dire, Valbormidese. Ma, volendo tartufo, le portate da chiedere sono ovviamente quelle piemontesi. Qualche esempio? Tutte con Tartufo bianco: Tartara di fassona battuta a coltella – tagliolini artigianali – risotto con Carnaroli mantecato al Parmigiano Reggiano – uova al tegamino – cardo e fonduta filante. Per tre piatti con tartufo più un dessert, ad esempio un “San Bajun”, si sta sugli 80 euro, comunque sotto ai 100 euro.  Lorena la giovane patronne, una “stelassa” che è anche sommelier, è una perfetta padrona di casa che accoglie sorridente e a viso aperto, fa spedita guardaroba evitando i giacconi sulle sedie, è attentissima ai particolari ed è in perfetta simbiosi con il capace personale “storico”, non vi crocifigge con inutili bla bla. Il sito è stato anche ristrutturato di recente e, “permessi” permettendo, rifarà a breve anche due locali, che dovrebbe farlo diventare ancora più comodo intimo e accogliente. C’è anche un grande tavolo nell’ adiacente enoteca “privé”, per una dozzina di persone. A proposito, la carta vini è un bel momento per ricchezza di scelte inversamente proporzionali ai suoi prezzi che sono assai convenienti (molte bottiglie costano sotto ai 20 euro). Un indirizzo per gourmet “Pro pagana Fide”, da un secolo. Ma, siccome  nessuno è perfetto,  è chiuso la domenica sera e, beati loro,  anche tutto luglio, ma kìssene di questi tempi.

Lascia un commento