Il ristorante della settimana: Finale Ligure CA DEL MORO MARE

2015 11 maggio (12)

Finale Ligure – CA DEL MORO MARE

Lungomare San Pietro 38  – Tel. 019 692222

Se capitate a Finale Ligure, troverete facilmente il Grand Hotel Moroni che da sempre tiene alta la bandiera dell’accoglienza. Dietro le sue ampie vetrate c’è un bel salone d’ingresso e oltre la sala da pranzo c’è un localino separato che si chiama “Ca del Moro Mare”. Il suo cuoco, Maurizio Rossello, sulle alture di Feglino conduceva con la moglie un accogliente ristorante, un tempo recensito con un bel 15 dal severo Raspelli. Ma circa due anni orsono Maurizio preferì avvicinarsi al mare e alla … gente della bella passeggiata con palmizi e tutta la clientela l’ha fedelissimamente seguito. La sala è piccolina, luminosa, con tre paia di tavoli sistemati per bene, un po’ freddina negli arredi e con accoglienza di maniera professionale.

In carta ho trovato antipasti da 10 a 18 euro, tra i quali l’uovo d’aia croccante con fonduta al Raschera e punte di asparago violetto d’Albenga ma anche una rara Cima alla savonese con bouquet d’insalata; primi da 14 a 20 euro, tra i quali le linguine con scampi calamari e zucchine oppure i tortelli di ricotta e basilico al Pesto corto. Tra i secondi (da 20 a 28 euro) cito i  Gamberoni in padella con pomodori capperi e olive oppure quelli di Oneglia flambé alla lampada (quasi più nessun ristorante serve alla lampada) oppure la sontuosa grigliata mista di pesce. I dessert da 8 a 12 euro: Crepes Suzette con gelato fiordilatte oppure sformatino al cioccolato con gelato alla nocciola.

La carta vini apre con 6 note etichette di Champagne e 5 Spumanti, entrambi anche in bottiglie 0,375. Seguono 17 bianchi, 3 Rosé, oltre 20 Rossi, 4 Vini da dessert. Tutti a prezzi dai 15 ai 50 euro.

Al mio passaggio da unico cliente solingo in sala vuota, io ho chiesto un servizio veloce ed in effetti l’hanno effettuato a manetta. Ma a questo mio passaggio non c’era madame Rossello, che sa accogliere “comme il faut” e sono rimasto “solo sull’ermo colle” a bollire nel mio brodo mentre, tra una comparsa e l’altra, il taxista, pardon, il cameriere mi “curava” da oltre le vetrate della sala confinante (semideserta), per ricomparire a sparecchiare/servire buttandomi lì un sorridente ma generalista e impersonale “Tuttobeneee?” .  Sì che a volte annoia meno il silenzio che certi farfuglioni inascoltabili, ma tutto sommato a me, che non uozzappo e non feisbucco, la “solitudine dell’avventore” m’ha facilmente colto e rabbuiato. Ma questo non c’entra ed io consiglio con convinzione questo ristorante perché se non chiederete un servizio a randa come me, magari si conformeranno più amabilmente ma soprattutto perché, indipendentemente dalle mie ugge di una sera, la cucina di Maurizio Rossello e il rapporto qualità/prezzo in questo albergo di buon tono meritano assolutamente la sosta.

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