Imperia – Salvo Cacciatori Via Viesseux 12 – Tel. 0183 293763
In pieno centro di Oneglia, con molte strade nei dintorni dove il parcheggio non è impossibile, il locale tiene alta la bandiera della ristorazione di qualità dalla prima metà del secolo scorso, quando nonno AGOSTINO SALVO (che ricordo ogni sera al tavolo d’angolo sino a quando non volò al Paradiso dei bravi ristoratori) aveva dotato il locale del meglio dell’epoca, compresi i lampadari che splendevano tanto da dare prestigio al circondario.
Oggi gli anfitrioni sono i suoi nipoti ENRICO E MARCO e l’ambiente, rifatto con design più attuale (Marco è architetto), ha aria più ovattata ed intima e conta addirittura su una bella esposizione delle preziosità del tempo, che vedrete semplicemente osservando con attenzione l’oggettistica presente sulle discrete mensole in sala: ognuna ha una sua storia e quasi leggenda, ma l’insieme non crea pesantezza d’ arredo. Negli ultimi tempi, in “era post-covid”, non ho più trovato le tovaglie in stoffa ed i tavoli, ignudi e qualcuno con desco in cristallo immacolato, sono dotati di poggia-posate in metallo: è una tendenza che oggi riguarda all’incirca una decina tra la cinquantina dei migliori ristoranti della provincia citati dalle Guide Nazionali 2025 in provincia di Imperia, fenomeno duraturo ma non irreversibile, spera chi anche a casa propria gradisce la tovaglia.
In prima pagina della carta cibi ecco tre MENU, con la promessa “per presentarvi al meglio la cucina dei “Cacciatori” e l’eccellenza delle materie prime che selezioniamo giorno per giorno”. Vengono chiamati: 19_05 di quattro portate a 70 euro; 19_46 quello di sei portate a 90 euro; infine il 19_96 vegetariano di quattro portate a 65 euro. Possono anche essere considerati come una opzione conveniente rispetto alla scelta alla carta.
Segue LA LISTA (Coperto € 4) con sei ANTIPASTI (€ 16-24): tra i quali l’Anticucho di polpo (un tentacolo un po’ impegnativo, che ricorda un piatto di spiedino in salsa peruviana) ; oppure il Petto di quaglia , bon bon al Ramato Cippa, ovetto di Corinto, puntarelle. Cinque i PRIMI PIATTI (€ 22-26) tra i quali il Risotto Carnaroli Riserva San Massimo con burro affumicato, animelle, bottarga di muggine, nocciola; oppure lo Spaghetto gentile, rapa rossa, erborinato di Rezzo, pane aglio e timo. Cinque i SECONDI PIATTI (€ 29-35), tra i quali la Spalla d’agnello 36 ore sedano rapa, caffè e cipollotto; oppure la Ricciola di lenza, fagottino di verza, beurre blanc, sake, soya. Cinque i DESSERT (€ 13) tra i quali, tutti i giorni da 78 anni, lo storico 1946, ovvero un Semifreddo con brico a parte di cioccolato caldo.
La CARTA VINI, con la sua ventina di paginate, offre una scelta per ogni esigenza: 26 Champagne, “24 bollicine” italiane ed una ricca lista di vini fermi italiani e stranieri a prezzi giusti. Una dozzina di etichette che possono essere servite a calice, a partire da 7 euro.
L’ ACCOGLIENZA ED IL SERVIZIO sono professionali, garbatissimi e, non solo sfatano decisamente la diceria che i liguri sorridano poco, ma hanno davvero ottima comunicativa, ovviamente se voi gradite qualche parola in più.
CONCLUDENDO: Un locale di tono per ogni occasione, dove coniugare qualità e confort. Un punto fermo, comodo ed accogliente, che ha saputo attraversare il tempo adeguandosi alle mutate esigenze di mediterraneizzazione della cucina, ma restando con piede ben fermo sulla tradizione ed un occhio attento alla cacciagione, decennio dopo decennio, chef dopo chef, ancora con tanti bei giorni davanti !
P.S. Sulla loro pagina Facebook trovate il video dell’ultimo cambio cuoco avvenuto in questi giorni. Presumo che, a breve, sul sito web del ristorante troveremo anche le novità in carta del nuovo chef FABIO VISCITO proveniente dal Lunasia dell’ Hotel Plaza e De Russie ***** di Viareggio, al quale La Guida il Golosario Ristoranti ha riconosciuto il Faccino Incoronato (il max della classifica) Il link è il seguente: https://www.facebook.com/reel/1420165248944148?locale=it_IT