La recensione: a ORMEA l’Hotel Ristorante San Carlo

Ormea (CN) -Albergo Ristorante SAN CARLO

Via Nazionale 23 – Tel.  0174399917 – www.albergosancarlo.com

Esistono in Italia delle realtà incredibili, delle vere perle ubicate in zone dove fare hotellerie e ristorazione richiede una perseverante “vocazione”. Questo albergo/ristorante è posto in Piemonte, al valico verso la Liguria, lontano da uscite autostradali, ad una  quarantina di chilometri di Strada Statale da Imperia e quindi pare un prodigio trovare qui cotanta qualità d’insieme.  

AMBIENTE: I tavoli sono ampi come usava ai “tempi belli”, ben tovagliati, dotati di illuminazione e lampada che fanno atmosfera e interrompono la continuità dei saloni, le stoviglierie sono classiche, le sedie imbottite e comode; non mancano i secchielli per i vini. Sono molti gli ospiti che soggiornano stabilmente nelle sue camere. Alle 19.30 molti tavoli risultano già occupati. Il tavolo n. 1, all’uscita verso la terrazza, che gode anche del gorgoglio del fiume Tanaro sottostante, è molto richiesto ma sempre prenotatissimo da qualche pensionando fedele; ma il numero 11 sul lato opposto della sala con vista sull’abetaia, è altrettanto strategico e gode anche di miglior privacy.

Ma veniamo al cibo, che viene  servito in porzioni serie: Gli ANTIPASTI (€ 10-18) sono una dozzina dei quali ben tre a base di trota. I PRIMI (€ 9-10) sono otto, tra i quali una loro specialità è la Polenta di Storo al sugo di funghi e ragù di salsiccia. I SECONDI (€ 11-20) sono undici, tra i quali quattro a base di trota. E’ insolitamente elencato nei secondi anche il dessert dei Formaggi a tagliere. I DOLCI sono presentati a voce a fine pasto: la crostata ed il  bunet di cioccolato possono essere entrambi una buona scelta.

In alternativa al mio passaggio ho trovato il MENU DEGUSTAZIONE ALTA VALLE (€ 46) per minimo due persone,  comprendente: 1) Tris di trota affumicata in pastella con aioli in carpione e miele d’acacia; 2) Lasagnette di Ormea di grano saraceno alla “tuma molla” -3) Raviolini di erbette e ricotta al burro e salvia – 4) Carpaccio di Vitello con bagna cauda – 5) Filetto di trota alla Sancarlo con granella di nocciola – 6) Degustazione di dolci dello chef -7) Caffè – 8) Acqua minerale. Il tutto ad un prezzo decisamente moderato.

SERVIZIO: in alta stagione è effettuato contemporaneamente da sei persone; m’è parso di individuare la polivalente “factotum” della sala, ma non so dirvi molto di più perché tutti qui sono di una discrezione tale che si ha quasi timore di disturbare nel domandare ciò che non è strettamente indispensabile. Il servizio ha maniere sorridenti, gentili, concise e, con velocità a randa, non si perde in quisquilie, tanto da togliere il mio piatto appena terminato, puntando poi ripetutamente anche quello della mia commensale che, più lenta, sta ancora consumando a ritmo da vera buongustaia.

CARTA VINI: E’ fornitissima (circa 150 etichette), con qualche mezza bottiglia; alcuni vini serviti anche a calice. Ha prezzi talmente invitanti che suscita tentazioni verso la … seconda bottiglia.

CONCLUDENDO: un bell’albergo, confortevole, quasi un eremo nel bosco ma a portata di Strada Statale, con capace parcheggio privato, molto attento anche alle esigenze di ciclisti ed appassionati di pesca alla trota grazie alla loro Fly Fishing Reserve. Con molta cura dedicata alla ristorazione di tradizione, anche per esterni i quali, per pagare il conto del ristorante dovranno magari accomodarsi (o “scomodarsi”) alla reception dell’ hotel. Ma gli addendi sono miti e non fanno fare gli occhi grossi, anzi solitamente fa illuminare il volto dei “bencapitati” qui. .