La recensione. Al Negresco di Nizza: LA ROTONDE

foto: i riflessi del locale sulla vetrata, con sfondo sulla Promenade

Nizza – LA ROTONDE (HOTEL NEGRESCO) – Brasserie Contemporaine

37 Promenade des Anglais-Tel. +33(0)493 16 64 11-

www.lenegresco.com

Parliamo del Negresco, “la Versailles” degli alberghi francesi, inaugurato nel 1913 in presenza di ben sette Sovrani Regnanti, proprietà e gestione continua dei compianti Jeanne e Paul Augier, 200 dipendenti tra i quali persino il voiturier (!) Raymonde Scarella con pennacchio rossoblu è stato fotografatissimo per 40 anni.  Arredi ricercati, opere d’arte, preziosità come il lampadario Baccarat gemello di quello zarista oggi al Cremlino, il tappeto Savonnerie più grande del mondo (375 mq, arrotolato qualche anno fa quando Dame Jeanne sorprese un fumatore…). In un secolo è sceso qui l’intero gotha del mondo (tra la gente di spettacolo, Walt Disney, Ava Gardner, Marlon Brando…) e vi sono state girate decine di film.   

Nelle cucine, “forgia” di celebri chef francesi, tra gli altri l’inimitabile Jacques Maximin dal carattere un po’ tempestoso ma di bravura unica (conservo la sua magnificente lista, a fine pasto sostituita da quella dei dessert  con 100 formaggi e 50 dolci). Ma veniamo all’oggi. Sono tre le zone di accoglienza a tavola, il blasonato e stellato Restaurant Chantecler, lo storico Caffè Hemingway con pianista serale e LA ROTONDE, brasserie contemporaine , già di atmosfera alla Chez Maxime parigino con tanto di animazioni, ora completamente rifatta e riattualizzata. Ha AMBIENTE  sempre piacevolmente decontractée, grazie anche al SERVIZIO giovane, puntuale, efficace ed anche poliglotta che, con naturalezza mette a proprio agio ogni ospite con calma professionale magistrale, anche nelle serate di grande affluenza. 

Sotto la direzione/supervisione e l’occhio attento della chef stellata VIRGINIE BASSELOT (qui dal 2018),  lo staff di cucina è una “forza” composta da due SousChef (Michelle Gibou e Moreno Rizzo), nonché due Secondi (Theò Barbery e Amélie Losilla). La relativa LISTA CIBI (sempre aggiornata e consultabile anche sul sito web del Negresco) è composta da: ENTRATE (€ 26-32), che sono sei, tra le quali il Foie gras de canard, confit d’oignon au vinaigre balsamique, oignons pickles et gel balsamique. TERRE (€ 42-53) con quattro proposte, tra le quali la Cuisse de canard confites à l’orange effilochées, presse de céleri rave et purée fumée, jus corse. A seguire MER (€ 43-61), con tre pietanze, tra le quali il Loup de la baie de Cannes, compotée de chou vert au Tandoori, pamplemousse coulis de coriandre et fumét de poisson crémeux. Inconsueta in Francia, la proposta di PATES (€ 33-51) che sono tre, tra le quali i Raviolis aux artichauts truffe, émulsion de roquette.   

In alternativa alla scelta alla  carta, il MENU PROMENADE (€ 75) è disponibile tutte le sere ed anche nei mezzodì del sabato e della domenica. Lo si può comporre a piacere ordinando 3 portate da scegliersi fra tre entrée, tre plats e tre dessert. Siete vegetariani? Ecco 1) la Betterave de l’arrière pays comme un tartare, navet Daikon et espuma de persil; 2) la Céleri rotì, comme un magret, purée fumée, émulsion roquette et krakers au graines: due portate di materia prima “popolare” preparate però con risultati sorprendenti. Per il DESSERT, dopo aver assaggiato l’ Ile flottante con nocciole du Piémont, Gianduja et citron vert, dal titolo decisamente invitante, mi sono riproposto di tornare al Baba al rhum fève tonka et mirabelles, già da me assaggiato con soddisfazione in precedenza. A pranzo dal lunedì al venerdi feriali, è disponibile anche il MENU PACCHETTO PRANZO (€ 39) costituito da piatto del giorno e il dessert del giorno, servito in 45 minuti (è scritto).

La CARTA BEVANDE elenca vini a bicchiere, birre, bibite, acque minerali ed aperitivi. Seguono  13 Champagne a partire da 80 euro. Poi circa 110 vini dei quali ho notato una sola etichetta a € 55, una a € 60, una a € 65 e, più sinteticamente all’incirca: il 23% dei vini sfiora i 70-80 euro, il 27%  è a 85-120 euro, il 27% a 120-200 euro, e ben il 23% va oltre i 200 euro: prezzi più importanti rispetto a quello dell’accessibile Menu Promenade succitato. Constato anche diversi aumenti rispetto allo scorso anno e rifletto: si può ben comprendere che in un  TOP del mondo, vessillo dell’alta hotellerie francese sito nel nirvana costazzurrino, il lusso possa anche costare. Ma la sera del mio passaggio, della decina di tavoli intorno a me, soltanto tre tavoli su 10 consumavano vino, mentre gli altri sette bevevano acqua o bibite o bevande diverse. Sarà un caso? Oppure il destino conseguente ai prezzi dei vini (ormai quasi ovunque esagerati rispetto a quelli del cibo che accompagnano), causa il diffuso fenomeno per cui, non soltanto le nuove generazioni, ma anche i “boomers”, bevono meno vino?   Non stona un po’ che un pasto con menu da 150 euro in due, svetti presto a 250 e più, bevendo un vino normale che in bottiglieria costa dai 15 ai 30 euro?   

CONCLUDENDO:  E’ una sosta imperdibile per chi desidera vivere l’atmosfera di un Palace che da sempre esalta la miglior ospitalità francese, nell’ultimo secolo stella polare di patronne madame Augier. La quale nel 2019 è salita al cielo dei Francesi Benemeriti, non senza aver anche collezionato ed esposto in questi ambienti qualcuna delle seimila opere d’arte e  antiquariato, a partire da un curioso e unico cimelio napoleonico che consigliamo di visitare … (la toilette da campo). Ovviamente non manca il servizio del voiturier ( da soli vent’anni senza pennacchio) che, come tocco finale, vi riconsegnerà l’auto con il motore già avviato, completando “comme il faut” la vostra serata al mitico Negresco.