Insetti gourmet per tutte le tasche: arriva da Expo la «guida Michelin» per i turisti entomofagi. Larve e cavallette saranno il «cibo del futuro»? Tanto vale cominciare a farci l’abitudine. Magari assaggiandoli in vacanza, questa estate, in qualche paese straniero. È con questa idea che il comitato scientifico del Salone internazionale della Sicurezza alimentare, presente all’Esposizione universale, ha preparato una particolare guida per le vacanze: «È divisa per continenti, per consigliare agli italiani in viaggio dove gustare specialità locali a base di insetti commestibili. Un’esperienza da provare almeno una volta – spiega il presidente del comitato, Andrea Mascaretti – perché rappresentano il cibo del futuro, anche se per quasi 2 miliardi di persone sono già un piatto abituale». Questa «guida Michelin» per i pionieri dell’entomofagia è online sul sito www.edibleinsects.it ed è suddivisa in due parti: la prima contiene, divisi per continenti e per Paesi, gli indirizzi dei ristoranti o delle vie di street food dove è possibile trovare piatti a base di insetti, la seconda raccoglie suggerimenti e opinioni di coloro che hanno provato gli insetti commestibili durante i loro viaggi. A breve, anche la possibilità di condividere foto, informazioni, ricette e vini in abbinamento. È al lavoro, il comitato, per ottenere le deroghe alle leggi nazionali, per fare assaggiare gli insetti prima di ottobre a Milano, in via esclusiva ai visitatori di Expo. Come già accaduto per il pesce palla e la carne di coccodrillo. Con una differenza: «Quelli sono cibo per pochi, gli insetti lo saranno per molti», dice Mascaretti. Per questo «abbiamo avviato un progetto che sostenga l’utilizzo degli insetti commestibili come proteine per l’alimentazione umana e per quelle degli animali allevati a scopi alimentari, perché gli insetti sono una fonte alimentare a bassa impronta ambientale: a parità di peso di proteine prodotte, consumano meno energia, meno acqua potabile, meno cereali e meno terreno rispetto ad altri animali normalmente utilizzati per l’alimentazione umana o per produrre mangimi». Nella guida però si trovano anche insetti «per pochi». Al «Noma», ad esempio, il ristorante stellato di Copenaghen, chef René Redzepi, che propone «Live ants with crème fraîche» e il «Garum» di cavallette (una salsa di pesce fermentata con orzo, cavallette, larve di scarabeo e sale): menù degustazione da oltre 200 euro. Oppure al «Dom», nella zona più chic di San Paolo in Brasile, dove lo chef Alex Atala prepara formiche amazzoniche dal «gusto piccante e asprigno». Non è l’unica iniziativa che a Expo riguarda gli insetti commestibili: oltre alla mostra al Future Food District, domani al padiglione dell’Unione europea sarà presentato il «Libro Bianco sugli insetti commestibili» ovvero «Come gli insetti commestibili potranno rappresentare una soluzione sostenibile ai fabbisogni alimentari del futuro».