Il pomodoro italiano terzo in classifica fra i principali produttori mondiali, è stato sorpassato da quello cinese. Il prezzo del pomodoro asiatico è esattamente la metà di quello italiano (150 euro a tonnellata) il che rende difficile la concorrenza se si somma l’aumento delle truffe e contraffazione. Lo scrive su Il Golosario Paolo Massobrio citando Luigi Scardamaglia, presidente di Filiera Italia. Per salvaguardare il made in Italy, quest’ultimo insieme a Coldiretti chiederà alla Commissione Europea di vietare le importazioni dallo Xinjiang per via del genocidio in atto contro gli uiguri (cosa che permette prezzi stracciati dei pomodori).