La recensione: A Cervo il Ristorante San Giorgio

Cervo – RISTORANTE SAN GIORGIO – Via A. Volta 19 – Tel. 0183400175

Previo possibile parcheggio privato in una area di proprietà del ristorante posta a qualche minuto di “footing”, si oltrepassano le mura del borgo dalla porta antica e si giunge alla piazzetta del Museo Etnografico, dove già si “sente”  l’antica Liguria” nella sua più vera autenticità. Qui sorge questo ritrovo per buongustai che ha due anime: quella del bistrot-cantinetta “décontracté” (già recensito qui  lo scorso settembre) e quella del ristorante più formale del quale riferisco oggi.

Tre salette con ambienti differenti tra loro, un cucinino antico molto civettuolo (con un tavolo per due per occasioni particolari), una grande terrazza elegante protetta da tendaggi mobili che non è esagerato definire magnificenti. La costruzione è anche contornata da terrazzini “di ringhiera” con quattro tavoli da due e vista dal bordo mare sino al Pizzo d’Evigno (h. 1000 metri), dagli impagabili cambi luce al tramonto. Le sistemazioni sono classiche, anzi in una sala quasi opulente: tovaglie di Fiandra,  argenterie, ricchi bouquet, mise en places e stoviglierie firmate: ogni particolare è curatissimo.   

La lista cibi di Donna CATERINA LANTERI CRAVET prevede: quattro ANTIPASTI( € 27-40) tra i quali cito le Acciughe ripiene e fritte servite con Trevisana condita con salsa di acciuga e aiolì.Cinque PRIMI PIATTI (€ 22-30), tra i quali  il Risotto riserva San Massimo, zafferano, spinacino, Reggiano, carpaccio di gamberi crudi, Mostarda di Cremona, zenzero e perle di balsamico. Otto PIETANZE  (€ 26-60) tra le quali i Gamberi locali con fegato grasso, marmellata di cipolla in ristretto al Marsala, oppure con marmellata di cipolla e frutta. Sei i DESSERT (€ 13), tra i quali cinque dolci ed anche una alternativa di FORMAGGI MISTI; che possono essere accompagnati da un vino ad hoc servito a bicchiere. Quindi, per un pasto da quattro portate servono dagli 88 ai 143 euro.

Per chi vuole preventivare un conto certo e conveniente, c’è anche un MENU DEGUSTAZIONE (€ 65), di cinque portate che, alla data del mio passaggio di giugno consisteva in: 1) Carpaccio di mare, avocado, scorzette di arancia candite e wasabi; 2) Seppia alla piastra su vellutata di piselli e zenzero, nocciole tostate; 3) Gnocchetti di mare con Reggiano e peperoncino; 4) Scaloppa di pesce al sale, bruschetta con pomodoro fresco e bottarga di tonno, salsa Cappon Magro; 5) Dolce.In calce al menu seguono le seguenti testuali avvertenze senza alcuna democrasticheria: “a) Menu servito per l’intero tavolo – b) Se si volesse cambiare 1 piatto, verrà applicato il costo intero dello stesso al prezzo del menu. Esempio: menu a 65 euro più costo del piatto scelto in sostituzione”. Ma, conoscendo la generosità della casa, sono convinto che in pratica la norma sia solo dissuasiva e venga applicata con …moderazione, solo in casi in cui a un tavolo si ganzi arrovogliando troppi cambiamenti, tali da snaturare il concetto di “menu per tutto il tavolo”.

La CARTA VINI, curata dal patron cantiniere competente ed appassionato, inizia “in sordina” con una pagina di otto APERITIVI  e vini a bicchiere (€ 5-15), cui segue la proposta di 15 mezze bottiglie. Il prosieguo  è scialargaudioso anche per i più esigenti cultori di Bacco: 45 etichette di “bollicine italiane, 200 Champagne  e poi una sequela di venti pagine scritte fitte fitte con centinaia di vini italiani e di numerose nazioni del mondo: a prezzi giusti.

Il SERVIZIO, coordinato con un certo aplomb “liguringlesizzante” da Patron ALESSANDRO, conta su  personale capace, sorridente e vivaddio anche stabile, a partire dallo storico MICHELE, sempre simpaticamente un po’ vostro “complice”.

Infine due chicche: 1) a lato del ristorante sorgono anche DUE CAMERE molto caratteristiche e curate nelle sistemazioni. Googlatevele sul vostro cellulare e vedrete …! 2) Nel caso non improbabile che il ristorante sia completo, chiedete se hanno posto alla sottostante enoteca Sangiorgino: la cuoca è la medesima…