La recensione: a Lingueglietta il ristorante “DA U TITTI”

CIPRESSA  (Fraz. Lingueglietta) – DA U TITTI

Via Dolmetta 2 – Tel. 0183754510 – (riposo martedì)

Veniteci al cambio di luce del tramonto, quando la campanella della vicina chiesa antica segna la fine del giorno e il verde degli ulivi della vallata muta verso il nero, vinto soltanto dal campanile di Sant’Antonio che si staglia contro il cielo adagiato sul profilo delle montagne già scure. Magari prendetevi anche una mezzora per scoprire Lingueglietta, la sua unica chiesa-fortezza di difesa e suoi splendidi “carrugi” medioevali dei Conti di Lengueglia.   

Dal parcheggio, che da qualche tempo ha nuovi provvidenziali spazi, dopo una breve passeggiatina, trovate il locale: una sala più una capiente terrazza, dove poco è mutato rispetto al debutto, ma certo l’insieme ha design ingentilito e le mise en place sono classiche, eleganti, confortevoli.  

In carta è scritto “Mangiare è il piacere e l’emozione che un piatto ci dà quando lo annusiamo, lo assaporiamo e lo viviamo” Firmato Riccardo, Chiara, Stefano, Domenico, Fabio, Nadia, Tiziana, e tutta la famiglia U Titti”.  Con questa premessa dell’intero staff  ecco che la cucina promessa è quella  decisamente innovativa, non per stupire ad ogni costo, ma anzi straordinariamente equilibrata sulla evoluzione della tradizione. La apprezzeranno soprattutto i curiosi desiderosi di novità senza stravolgimenti ad ogni costo ma che anzi sono ben equilibrate. Ne gioiranno gli spiriti liberi che, stanchi di trovare nel piatto i soliti e pur rispettabilissimi antipasti misti-ravioli-coniglio-tiramisu, amano le novità, ma sensate e non “ad capocchiam”…    

Si può cenare ALLA CARTA, con proposte in continua evoluzione a seconda delle stagionalità e disponibilità. Il patron-cuoco è RICCARDO FARNESE, nato pasticcere, che cucina anche inventando con passione e dimostrando che la cucina può essere sprovincializzata con savoir faire pur rispettando la liguritudine; che la si può elaborare  in molti modi e fantasie, pronta anche a stupire il Gotha dei Gourmet del mondo fregiandosi come Grande Cucina; …in fondo la Cucina Mediterranea tanto acclamata, non è in gran parte proprio cucina ligure?

La voce PER INIZIARE (€ 20- 25) ) offre cinque scelte, tra gli altri il Gambero di Sanremo crudo e emulsione della testa, lattuga marinata, olio al chorizo, coriandolo e lime, agrodolce. Oppure  il Petto di quaglia al rosa e bombon di coscia, asparago bianco di Cantello, chutney di aglio nero fermentato, clementine di Savona  conservate, bietola.   

Segue la voce PASTA, RISO & RIPIENI (€ 18) con quattro proposte: i Rigatoni del pastificio Gentile, storione marinato, caviale di aringa, panna acida, piselli, levistico officinale (sedano di monte); oppure i mugnoli, (ortaggio del Salento), ma selvatici, più mascarpone di bufala, cozze, insaporiti con n’duja prudentemente dosata.

Tra le PIETANZE (€ 26-28) ecco il Pescato, sedano rapa, lemon gras, vongole, fave, piselli, olio al basilico. Oppure il Petto di Faraona in crosta di miglio, foglia di senape selvatica, latte e miele, cipolla … alla Veneziana, sissignore.

I DOLCI (€ 12), meriterebbero un assortimento di assaggini, non previsto purtroppo. Sceglierete quindi fra quattro titoli, tra i quali il Pisello in crème brulé, ricotta di bufala, vaniglia, cocco, menta, oppure la Fragola di bosco, rabarbaro, mozzarella e basilico.

Chiudono la lista della scelta alla carta: 3,50 euro per il coperto di buoni pani e focacce caldi; Acqua Plose € 3,50; Caffè e piccola pasticceria 3 euro.

Però già nelle prime due pagine si trovano ben quattro menu, con specifica dettagliata dei piatti che li compongono. Il MENU 5 CORSE a 48 euroil 6 CORSE a 58 euroil 7 CORSE a 80 euro – nonché il TITTI’N GREEN a 54 euro, quest’ultimo una provvidenza per chi ama la cucina vegetariana.

La CARTA VINI, di 15 pagine, inizia con una decina di “VINI ESTEMPORANEI” scritti a mano che val la pena di considerare; seguono etichette liguri e poi il resto d’Italia ed estero, con particolare ricchezza nell’assortimento di quattro pagine di “bollicine” italiane e straniere. I prezzi sono normali e molte etichette costano meno di 30 euro. Gli appassionati di Champagne trovano anche un non comune e sorprendente BdB nature dosage 0 Grand Cru di Veuve Blanche Estelle, RM (Recoltant Manipulant) a Mesnil sur Oger.

CONCLUDENDO: Straordinario il posto, tanto all’interno caldo ed elegante, quanto all’esterno con lo strepitoso dehor…. Patronne CHIARA, gentile e sorridente, governa con dedizione e maestria la sosta di ogni commensale, ben coadiuvata da personale rodato e capace. Due avvertenze: 1) occorre prenotare per tempo: è la contropartita del loro successo  (ho chiamato per un mese, sino a quando sono riuscito a prenotare un tavolo per soli quattro giorni dopo di domenica sera).  2) Nelle serate estive in terrazza c’è una dolce e fresca brezza collinare: se siete dei freddolosi regolatevi … Buon divertimento!