La recensione. La nuova gestione del RISTORANTE GIAPPUN A VALLECROSIA

Vallecrosia – Ristorante GIAPPUN – Via Maonaira 7 – Tel. 0184 250560

 Il locale, già storica stazione di posta per cambio cavalli, è ubicato a una cinquantina di metri dal semaforo della statale nel centro città ed ha poco distanti due piazzette rassicuranti per il parcheggio. Da queste, fatti pochi passi nel vicolo pedonalizzato, si è presto arrivati.

L’AMBIENTE è elegantino ma funzionale e senza troppi “trallallà” e romanticherie, i faretti a soffitto sono regolabili, non ci sono lampade ai tavoli né candele, la musica di sottofondo è di qualità con volume adatto alla riservatezza delle conversazioni, i tavoli hanno tovagliato classico e mise en place regolari da ristorante signorile.

La lista si apre con la voce “APERITIVO” (€ 8) consistente in 3 apetizer con calice di “bollicine delle casa”. Il pane, anche alle noci nonché la focaccia e i grissini, sono tiepidi e anticipano la bella sorpresa di un ottimo savoir faire in cucina.

Quattro gli ANTIPASTI (€ 18-25), tra i quali le Capesante alla plancia, crema di patate alla nocciola, riduzione di liquirizia e tartufo di stagione; oppure il Giardinetto di primizie, spuma di verdura, vinaigrette vegetale.

Quattro i PRIMI PIATTI (€ 16-28), tra i quali il buon Risotto con Gamberi di Sanremo nella saporita bisque e coulis di prezzemolo (se lo amate morbido chiedete qualche minuto di cottura in più); oppure gli Gnocchi di patate, ragù di triglia, olive verdi, olio al finocchietto.

Quattro i SECONDI PIATTI (€ 25 – 30), tra i quali il Trancio di pescato del giorno, con verdurine di stagione saltate e spuma di cappero, oppure con bacelli verdi, yogurt e bacche rosse. Il cuoco MARCO BERARDINELLI, già in uno storico ristorante della Val Pennavaire, qui esprime il suo meglio anche con il pescato. Tuttavia non è da trascurare il fatto che questo è pressoché uno dei rari ristoranti liguri che, in una portata di carne, inserisce delle appetitosissime spugnole, chissà perché tanto neglette in Liguria, pur essendo gradite dai gourmet … .

Cinque i DOLCI (€ 7-9), tra i quali il sorprendente e imperdibile Sorbetto alle erbe oppure la curiosa Bavarese di asparagi, cioccolato e… sorpresa: tutto preparato con precisione tipica di chi con i dolci sa essere preciso, anzi direi di minuzioso equilibrio, senza lasciarsi andare a pressapochismi: risultato superbo!

Due i MENU: il DEGUSTAZIONE di cinque portate a 50 euro, oppure il SOLO A PRANZO, di due portate a 30 euro, entrambi costituiti da piatti già elencati nella lista alla carta e quindi di indubbia convenienza.

La CARTA VINI non era ancora pronta alla data della mia visita (tre giorni dall’ apertura) ma, l’ho vista in bozza e posso dire che prevederà un buon assortimento e vivaddio prezzi normali. Saranno disponibili anche vini a bicchiere.

SERVIZIO: patron PASQUALE, in giacca scura, è serio quando è il momento della concretezza professionale, ma non indugia sul serioso anzi, se lo gradite, ama a tratti  “checcozaloneggiare” con arguzia e simpatica verve con chi al ristorante rifugge dall’aplombe del servizio impettito ed ama la comunicativa franca ed aperta. Una sosta rilassante e decontractée, anche per i molti avventori che con la nuova gestione troveranno un buon rapporto qualità/prezzo, decisamente inconsueto mano a mano che ci si avvicina alla Francia.