Sanremo – DA VITTORIO – Piazza Bresca 16 – Tel. 0184 195 8276 – www.davittoriosanremo.it
“Piazza Bresca, da sempre “trend Topic” sanremese, vive notte e giorno, dal mattino con i numerosi arrivi dei pescatori, sino a notte fonda con un continuo viavai di abitanti locali, turisti, visitatori e personaggi partecipanti al Festival o altre manifestazioni TV. Quasi tutti gli spazi a pianterreno sono adibiti a ristoranti, con orari “lunghi” la sera. A volte l’affollamento della piazza confina con i tavoli dei dehor, ma questo locale è una vera oasi di pace e ospitalità, a prescindere dagli eventi che lo circondano: situazione provvidenziale per chi ama la “privacy degli importanti”.
L’esercizio ha cambiato gestione da pochi mesi e non è affatto facile continuare un locale celebre da una cinquantina d’anni, al quale anche la clientela “padana” ed internazionale non cercavano alternative. Senza perdere occasione, venendo a Sanremo, per gustare qui il pescato locale, cucinato semplicemente e proveniente dalle vicine pescherie. Ma SIMONE MAURELLI, milanese, chef patron di statura, ha precedenti onorevoli presso “Identità Golose” ed altri reputati indirizzi, nonché buone frecce al suo arco, per offrire una cucina di ogni tipo, fusion compresa. Anzi oserei dire che la sua bravura creativa abbia dovuto attapirarsi un po’ per adattarsi a soddisfare anche le preferenze di una clientela abitudinaria che esige qualità ormai rara nei piatti di pescato: fresco, semplice, buono, generoso, senza altri cianfrugli e fantasiosi “trallallerolallà” per indomenicati gourmettanti.
Ecco la carta che ho trovato al mio passaggio: CRUDI DAL MARE (€ 10-20), potendo scegliere tra scampi, gamberi viola, ostriche, acciughe; oltre al celebre Plateau Royale da 40 euro. FRITTURE (€ 8 – 12), con sei proposte di gamberi, alici, calamari, verdure miste, oltre al Fritto di mare (€ 22). PADEL PIZZA (€ 8-10) con cinque possibilità: pomodoro mozzarella e basilico – stracciatella e alici – burrata e olive – pesto e mozzarella – Focaccia con olio sale e rosmarino. ANTIPASTI (€ 16-20), con quattro proposte, tra le quali la Parmigiana di melanzane con fonduta di Parmigiano e basilico, nonché le capesante gratinate all’aglio nero. PRIMI (€ 16-20), con cinque scelte, tra cui i Tagliolini con salsa cacio pepe e tartare di gamberi; oppure le gustose trofie alle noci e aglio nero. SECONDI (€ 18-22), con tre alternative, da scegliersi tra il coniglio alla ligure, il pescato locale, i moscardini in umido e un inenarrabile pescato di rete (nel mio caso una cernia al forno con contorni di verdure: splendida). I DESSERT (€ 5 – 8) consistono in titoli consueti serviti in portate generose. C’è anche il PIATTO DEL GIORNO, proposto dallo chef secondo stagionalità e mercato, svelato a voce.
La CARTA VINI elenca un ottimo assortimento di circa 130 etichette, con prezzi a partire da 20 euro e molte non arrivano ai 30 euro. Chi ha detto che il pescato esiga un vino bianco? Provate un rosso Schiava altoatesina 2021 di Vernatsch a soli 21 euro, possibilmente servito a temperatura naturale.
Patronne FEDERICA SENA in sala hamolta comunicativa. E’ aiutata da una camerierina sorridente diligente e accorta, con riflessive e prudenti parole indispensabili. Comunque il SERVIZIO è puntuale e ben fatto. L’AMBIENTE delle due sale, illuminatissime completamente rifatte schiarite e alleggerite nell’insieme, ha soffitti con volte a botte che certo non aiutano l’acustica, ma i clienti sono calmi. Le mise en place sono classiche con tovagliato bianco. Il locale risulta appartato, fatto gradito a chi apprezza di cenare senza avere a un paio di metri il vociante ambaradan di centinaia di festanti. E’ un indirizzo da riscoprire o da scoprire, se amate gli ambienti veri, l’accoglienza vera, la qualità vera, un ristorante serio!