Nizza – Vieux Nice
COTE MARAIS – 4 Rue du Pontin – Tel. +33 (0)493 80 95 39
(chiusi a mezzodì e il mercoledì)
Durante le feste al casello autostradale di Ventimiglia le code son state sempre più lunghe nella direzione Italia>Francia e, a parte la proverbiale Montecarlo, la maggior parte degli Italiani punta su Nizza, città dove le attrazioni certamente non sono mancati mancano. Ad iniziare dal tradizionale Village de Noel sulla Promen. A Nizza è spettacolare persino la discreta … demolizione dell’antico Teatre National per ingrandire i giardini della Promenade du Paillon. Da non perdere il Vieux Nice, l’animatisimo centro storico dove, in Cours Saleya, la mattina trovate un bel mercato e dal mezzodì sino a notte fonda un enorme spazio food, con decine di esercizi, miglia di persone e, vivaddio, ben tre park interrati con un migliaio di posti a distanza da metri zero a metri 200.
Al margine di questa movida, sotto alla cupola della Cattedrale di Sainte Reparata, c’è questo ristorantino di ottimo AMBIENTE: una vera chicca poco turistica e molto concreta a prezzi giusti, dove non hanno toccato nulla rispetto al mio ultimo passaggio di due anni fa: pavimentazione a scacchi bianchi e neri, infissi laccati bianchi, orditure del soffitto in boiserie del ‘700 ben conservate, pareti rustiche salvo quelle preziosamente dipinte in rosso vermiglio, con posti a sedere dai cuscini verticali ben ordinati, specchiere di fascino d’antan, ricchi tendaggi a disegni verticali, lampade strategiche, quadri astratti alle pareti, oggettistica di classe qua e là (tutto sembra casuale eppure certo nulla è lasciato al caso), fiammelle ad ogni tavolo, così come altre all’ingresso, a fianco del quale non stonano neppure il giacconi appesi all’attaccapanni (giallo quello del patron). Nonostante l’insieme casualeggiante, il risultato è di un certo gusto ed eleganza. Le mise en place ai tavoli contano su splendide tovaglie candide, stoviglie di forma classica che garantisce quantità bastevoli, che qui sono anzi generose.
Non ho più trovato la formula MENU. Lo Chef di origini austro-tedesche, propone: cinque ENTRéES (€ 12-19); tra queste l’immancabile Foie gras de canard poèlé ou en terrine; ma in questa stagione è d’uso da queste parti una piacevole Velouté de pomme de terre & celery, marrons caramélisés. Sono sette i PLATS (€ 22-31); tra questi il Poisson retour du marché oppure, nella carne, la Bavette de boeuf Black Angus aux oignons confites. Seguono i DESSERTS (€ 9-15), tra i quali il Fromages fermiers au lait cru & brebis; oppure il Tout chocolat à la verveine.
La CARTA VINI è di sole 13 etichette in tutto, ma ben assortite. Una antica regola simpaticamente applicata dalla casa è quella che, nel caso in cui un vino sia esaurito, ve ne proporranno allo stesso prezzo un altro più costoso. Io ho beneficiato di un Philipponnat in sostituzione del Mailly Gran Cru Michel Hernoux che, ahiloro, risultava esaurito. Disponibili anche vini a calice dai 6,50 ai 13,50 euro.
Il SERVIZIO è preciso, puntuale e alla mano. Le risposte non sono ridotte al minimo professionale, ma denotano accoglienza amicale. A volte la conversazione si allunga un po’ ma mai compromettendo la temperatura dei piatti.
Concludendo: è uno dei tanti indirizzi romantici della Costa Azzurra ma qui, oltre all’atmosfera che i Francesi sanno sempre creare nei loro locali, non c’è cucina dozzinale per passanti distratti e frettolosi. La scelta non è infinita, ma quel che c’è è ben cucinato e ben servito. Ma attenzione, stante la capienza max di 20 coperti, è prudenziale riservare sempre.