Alassio (Frazione Solva) – LA VIGNA – Via Lepanto 1 – Tel. 0182 644 744 – www.ristorantelavigna.it
Che bellezza! C’ero stato l’anno scorso in tempi in cui l’ottovolante dei tempi Covid altalenava le realtà della ristorazione rendendole incerte e soggette a sorprese. Qui, ferma la validità di fondo del locale, avevo trovato cambiamenti che magari razionalizzavano l’insieme del loro lavoro, ma tralasciavano/modificavano delle tradizioni alle quali la numerosa clientela storica era abituata da decenni. Perciò quest’anno ci son tornato … quasi rassegnato a quei cambiamenti… Errore! Mai presumere, sempre rendersi conto… E infatti, che piacere, ho ritrovato la qualità dei loro tempi migliori e tutto va nuovamente come sempre, anzi con qualche piacevole innovazione.
Ma andiamo con ordine. All’arrivo sul piazzale la situazione parcheggio parrebbe sconfortante, ma potete contare su loro parcheggi privati e, se esauriti, anche su loro preziosi aiutini che vi consentiranno di lasciare l’auto sotto alle lungo spazio antistante l’esercizio.
Il locale è costituito da tre verande intercomunicanti finestrate seriamente (più pergolato estivo), aperto sulla baia di Alassio, è sistemato a trattoria elegante ma con mise en place da ristorante di tono. L’accoglienza è affabile e pronta, i clienti sono eterogenei, dalla camicia a quadretti sino agli abiti eleganti delle signore e dei “cabinotti” indomenicati: ognuno qui trova il suo ambiente e non ci sono clamori, neppure il sabato sera.
Veniamo al cibo. Dei sette ANTIPASTI (€ 18-31) cito la Zuppetta di pesce di scoglio alla ponentina, cotta tutta la mattina a fuoco lento, passata e aggiunta di frutti di mare. Dei sei PRIMI PIATTI (€ 18-23) gli Agnolotti al Plin di coniglio burro e timo; degli otto SECONDI (€ 17-39) i Gamberi di Oneglia alla brace con verdure croccanti. Una piacevole sorpresa è la carta OYSTER BAR, una pacchia per chi gradisce i crudi, con ostriche (anche Gillerdeau, le più pregiate), gamberi Viola di Imperia, scampi del Mare del Nord, Crevettes rosé … Dei nove DOLCI (€ 7-12), festeggio il ritorno della Mattonella al cioccolato, un po’ più “chiara” rispetto al passato.
Oltre alla carta di cui sopra le “ultimissime” sono indicate su una LAVAGNETTA DEL GIORNO che passa da un tavolo all’altro con un certo successo: al mio passaggio: Frittura di funghi porcini (€ 18) – Uovo in cocotte, fonduta e tartufo Bianco d’Alba – Riso Carnaroli al fungo porcino (€ 20) – Tagliolini fatti in casa ai 40 tuorli, burro d’alpeggio e tartufo Bianco d’Alba (€ 38) – Bavette Mancini all’aragosta fresca (€ 34) – Tagliata di filetto di Fassona ai funghi porcini (€ 30).
Per chi lo gradisce c’è il rassicurante e conveniente MENU D’AUTUNNO a 52 euro, servito per l’intero tavolo che elenca: 1) Tortino ai funghi porcini – 2) Flan al Castelmagno, uovo di quaglia e tartufo nero – 3) Battuta al coltello di Fassona con tartufo nero – 4) Riso Carnaroli ai funghi porcini oppure gnocchi di patate alla “bava” con tartufo nero – 5) Fonduta d’alpeggio e doratura al Parmigiano – 6) Frittura di funghi porcini oppure Stracotto di guancia di vitello con vellutata di patate – 7) Pasticceria del giorno.
La CARTA VINI, alla data del mio passaggio amministrata dalla fenomenale ROSSANA DARDANO (premiata AIS a livello nazionale), è costituita da decine e decine di pagine invitanti con etichette per ogni gusto ed esigenza, sia di italiani che di stranieri, mezze bottiglie, vini a calice. Dei vini rossi, l’ultimo in lista è un Cinsault-Syrah-Cabernet Sauvignon Chateau Musar 2019 a 38 euro: un prezzo sorprendentemente conveniente.
Concludendo: una sosta rassicurante per chi ama gli ambienti belli ma non sussiegosi, con piatti tradizionali liguri e piemontesi e carta vini straordinaria. Il tutto a prezzi giusti. Avanti, merita un viaggetto!