Cervo – RISTORANTE SAN GIORGIO – Via Volta 19 – Tel. 0183 417 000
La chef-patronne Caterina Lanteri Cravet, con oltre 60 anni di attività, è stata insignita fin dal 2007 dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Nella motivazione vergata sull’Attestato di Conferimento è scritto: “per l’impegno nella professione che fa onore alla Liguria e merita un opportuno riconoscimento” ! Con queste premesse non meraviglia che il locale sia da sempre un TOP e continui ad essere curato nei minimi particolari e dettagli per un confort d’insieme indiscutibile.
L’AMBIENTE è costituito da una grande terrazza e un “galeotto” terrazzino di ringhiera con tre tavoli in tutto con tramonti da cartolina, tre sale interne dove si respira aria di liguritudine agiata ed anche una cucinetta Antica Liguria con un tavolo da due, più unica che rara. Il tutto curatissimo, dai tendaggi, alle mise en place, ai modi del SERVIZIO capitanato dal compassato Patron ALESSANDRO e, concretamente, eseguito da uno staff capace e diligente all’altezza di ogni situazione, con lo storico Michele che personalizza il servizio adattandolo al “miniuniverso” di ogni tavolo.
Dei quattro ANTIPASTI (€ 26-38) cito il Cocktail di “Gamberi in salsa rosa piccante, dichiarati “in onore ai meravigliosi anni ‘80”;
Dei cinque PRIMI PIATTI (€ 22-30) ricordo i semplici ma inenarrabili Maltagliati al pesto di Caterina, soffice di pesto e crema di latte: la memoria dei sapori m’ha riportato d’acchito alla prima metà del secolo scorso, quando il grande Nino Bergese, a La Santa di Genova, non disdegnava di finirlo, appunto, in maniera similare.
Dei sette SECONDI (€ 30-60) la Sauté di gamberi e scampi, aglio, olio e peperoncino con patata naturale, è un monumentale piatto inneggiante alla semplicità della cucina in grazia di una materia prima sempre più rara a reperirsi in pescheria, ma che qui ancora non manca.
Infine, dei cinque DESSERT (€ 10-13) cito, oltre alla scelta di formaggi misti, la crema di gelato, salsa zabaione, soffice di zabaione e crumble di nocciola, accompagnabili da un vino a bicchiere ad hoc.
Un pasto completo di tre portate più dessert “parte” quindi da 88 euro. Ma esiste anche un conveniente MENU DEGUSTAZIONE di 4 PORTATE a 60 euro. La sera del mio passaggio esso consisteva in: 1) Carpaccio di mare, bottarga di tonno, sale Maldon, paprika, peperoncino e gelatina di frutto della passione; 2) Cappasanta dorata, albicocche, frutto della passione, fegato grasso, marmellata di cipolla rossa e mandorle croccanti; 3) Gnocchetti di mare all’acqua pazza; 4) Dolce. Il menu degustazione è servito unicamente per l’intero tavolo e, in calce, riporta in lettere maiuscole un fermo NOTA BENE: “Se si volesse cambiare un piatto, verrà applicato il costo intero dello stesso al prezzo del menu: Esempio menu 60 euro + costo piatto scelto in sostituzione”. Scommetterei che nella pratica non si abbandonano quasi mai questa inclemenza verso di noi, poveri peccatori di gola, ma la scritta è però atta a dissuadere i troppi avventori “specialisti” nella “destrutturazione” dei menu e la loro ricomposizione eterogenei. Vorrei però soggiungere una facezia: nel caso di disaccordo con diversi commensali, io lascerei che i “disciplinati” possano consumare il menu senza alcuna variante accomodandomi, per scegliere alla carta, … al tavolo vicino, se disponibile.
Seriamente, veniamo alla CARTA VINI che, con le sue centinaia di etichette, è semplicemente una delle più fornite della Liguria intera e non soltanto. Il patron è un appassionato. Sei pagine sono dedicate agli Spumanti e Champagne, quattro paginate elencano vini stranieri fermi, è anche disponibile una ventina di mezze bottiglie che consentono anche di scegliere due vini diversi ad un tavolo di sole due persone e, infine viene effettuato anche il servizio a calice.
CONCLUDENDO: tutto bene benissimo, ma in alta stagione prenotate per tempo! Nel caso di difficoltà, potreste anche puntare sul loro SANGIORGINO, un simpaticissimo spazio cantina elegante, dove potrete bistrotteggiare a prezzi alla mano.