Pietra Ligure – VECCHIO CUOCO-Via N. Regina 20 – Tel. 019 20 77 146
Il navigatore sentenzia “destinazione raggiunta” sull’impossibile cavalcavia con scaletta che scende al borgo. Ignoratelo e parcheggiate nel centro del lungomare alle spalle della basilica di San Nicolò, oppure nei pressi dell’antico passaggio a livello, che “tiene duro” da fine ‘800… . Il ristorante si raggiunge facilmente con una passeggiatina a piedi in un contesto calmo, ordinato e gradevolissimo.
Franco Garabello, nel settore alberghiero dal 1968 e ristoratore dal 1985, ha scritto in caratteri vistosi: “La vera innovazione è la ricerca della tradizione”. Parrebbe un controsenso ma, in tempi nei quali molti cercano di far faville che talvolta sono soltanto furbetterie per “giocare al meno”, ritornare alla tradizione può davvero essere diventato il controcorrente. Facilmente cederete ai galeotti grissini artigianali e focaccine e pani caldi, infischiandovene del mio avviso circa la generosità delle porzioni. La LISTA CIBI, contrassegna con dei P.T. in rosso i molti Piatti della Tradizione. Gli ANTIPASTI sono sei (€ 13-15), tra i quali il Cappon Magro classico di mare; per i nostalgici di antichi sapori cito anche le Lumache alla moda del Vecchio Cuoco. Quattro i PRIMI DI MARE (€ 15-17), tra i quali le Tagliatelle Brandacujun, pesto e pinoli tostati, nonché i Ravioli di gallinella su bisque di gamberetti. Quattro i PRIMI DI TERRA (€ 14-15), tra i quali i Ravioli del Plin, lavorati manualmente, alle erbe aromatiche e carciofi, oppure i Tagliolini con sugo e spalla di coniglio.
Cinque i SECONDI DI MARE (€ 19-22), tra i quali la Buridda di Stoccafisso con patate pomodori pinoli e olive, oppure il Baccalà al latte, cipolle e patate, gratinato. Quattro i SECONDI DI TERRA (€ 15-22), tra i quali lo Stinco di agnello all’Ormeasco, morbido di patate e carciofo croccante, oppure le Trippe del Vecchio Cuoco con patate e faiolane. I DESSERT della casa e sorbetti (€ 6,50), con il Bonet agli amaretti o la Tatin di mele, chiudono in bellezza.
La CARTA VINI, una cinquantina, con benemerita indicazione delle gradazioni alcooliche, elenca molti vini intorno ai 20 euro. Ne basteranno 30 per uno splendido Spumante “La Santissima- Millesimato 2015 – Castello di Gussago – Club Couvée – D.O.C.G. Franciacorta.
Il locale è intimo, con pareti parzialmente in ciottoloni di mare, orditure orizzontali in “carasse” (tronchetti rustici), sistemazioni interne che alternano arredi e antiche oggettistiche silvane a reti ed attrezzami d’uso su pescherecci, tendine della nonna, sedie solide in velluto rosso imbottite per una decina di tavoli con tovaglie classiche e tovaglioli a quadretti. La climatizzazione si limita ad una temperatura risparmiosa e di questi tempi si ha quasi imbarazzo a chiedere un po’ più di caldo ma, se siete dei freddolosi, osate e vi accontenteranno. La regia del zelante SERVIZIO è della patronne Donna Lucia, operosa solerte e gentile, di amabilità rara a trovarsi al mondo d’oggi.
Non ho trovato MENU. Mediamente un pasto completo di tre portate più dessert si va dai 50 ai 60 euro oppure 35- 45 euro per due piatti più dessert, tutti meritati se amate: 1) il buon cibo 2)ben servito con dedizione 3) in un bell’ambiente quasi come foste in famiglia.