La recensione: ristorante “U TITTI” a Lingueglietta

Lingueglietta – DA U TITTI – Via Dolmetta 2 – Tel. 0183 754 510

E’ un po’ il fenomeno della Riviera, Riccardo Farnese, l’enfant gaté del momento, titolo ben meritato, la cui cucina innovativa ha convinto e conquistato anche i più scettici brontoloni. La copertina della carta recita: “Ripartiamo sempre, come 5 anni fa” con un sottotitolo:  “Mangiare è un piacere, è l’emozione che un piatto ci dà quando lo annusiamo, lo assaporiamo e lo viviamo.” Firmato Riccardo, Chiara e tutti gli altri addetti della “grande famiglia” Titti. Chiaro e impegnativo per tutti, vero?

In LISTA si trovano abbinamenti sorprendenti ma “giusti” nati da esperienza e competenze maturate con il tempo, scevre da tentativi azzardati e forzature; qui si sorprende, pur non volendo folgorare di stupore ad ogni costo. Lo chef è “nato” pasticcere, è quindi un precisino ad oltranza, che non molla e prova e riprova un piatto prima di piazzarlo in carta (la carta poi cambia ogni 2 mesi). Qualche esempio? Sei ENTRATE (€ 20) tra le quali lo Sgombro in latte di mandorla tostata, cavolfiore, aneto, limone, caviale di aringa. Quattro PASTA,RISO, RIPIENI (€18) tra i quali il Plin, ovvero patata affumicata, cipolla bruciata, prosciutto d’anatra grassa, tartufo nero. Quattro PIETANZE (€ 26) tra le quali, raro a trovarsi in Liguria, il petto di piccione al rosa, filetto crudo, bob bon della sua coscetta, french toast di fegato grasso e agrumi, aceto di lamponi, rapa rossa, uva fragola. Quattro DOLCI (€10), tra i quali la “Volevo essere una patata al forno” costituita da crème brulé di patata americana, crumble al rosmarino, aglio nero dolce, pompelmo. Le descrizioni sono complicatine ma dettagliate, complete, chiarissime e i risultati sono armonici, fatta ovviamente salva la soggettività delle preferenze di ogni palato: che qui è meglio non sia pigro.

Ci sono poi ben QUATTRO MENU: il “MIO in cinque corse” a 45 EURO. Il MENU “MIO+1 in sei corse” a 55 euro. Il MENU “I MIEI PENSIERI” in 7 corse a 75 euro. Infine il MENU “TITTI.N.GREEN di verdure in fermento e movimento” a 55 euro. Quest’ultimo, per la gioia dei vegetariani, comprende: 1) Crema di ceci, ceci arrosto, cime di rapa, olio ai semi di finocchio, ajolì leggera; 2) Zuppa fredda di mandorle, cavolfiori marinati, aneto, limoni, fonduta di Fontina; 3) Zucca grigliata, senape, cipolla fritta; 4) Ravioli e biete con Presinseua, finferli e radici; 5) Verza brasata, nocciole, topinambur, sedano rapa, tartufo nero; 6)The verde, frutto della passione, verbena.

La CARTA VINI pur essendo ben assortita, evita etichette troppo costose; il primo prezzo è di 18 euro e, ad esempio, a 34 euro potete degustare un Blanc de Blanc Monterossa P.R. (la misteriosa sigla P.R. non è altro che un omaggio ai fondatori dell’azienda: Paola Rovetta e Paolo Rabotti). In carta è scritto testualmente: “Il bello del vino è che per due ore i tuoi problemi sono di altri e il vino aggiunge un sorriso all’amicizia”: impegnativo per loro, vero?

Infine, l’AMBIENTE di recente è stato completamente rimodellato con molto gusto, con colori più tenui rispetto al passato e prevalenza del color cipria, sparite alcune “rusticanze”, le mise en place sono classiche ed impeccabili e non manca neppure una fiammella ad ogni tavolo: divina la terrazza all’aperto con impagabile vista sulla placide colline di uliveti della Valle San Lorenzo.

Il SERVIZIO è sciolto ma attentissimo, curato ma non impettito, anzi è addirittura amabile con qualche vezzeggio di giusta misura… Un finale ragguardevole? Insisterei per un RHUM Don Papa dell’Isola di Negros (Filippine), con piacevolissimi sentori di frutta mista ben matura, tabacco Virginia e, naturalmente, l’immancabile profumo di vaniglia… Memorabile fine serata … !