Ventimiglia – CASA BUONO – Frazione Trucco – Corso Cuneo 28
Tel. 340 518 8538
Con la superstrada verso Tenda in un battibaleno si raggiunge il ristorante partendo dall’ uscita autostradale di Ventimiglia e per il parcheggio c’è un vasto spazio semi-asfaltato proprio dall’altra parte della strada. Poiché per i “cugini” francese “quand la voiture vas tout vas”, sono molti quelli che varcano la vicina frontiera per accomodarsi qui e, se a ciò si aggiunge che i tavoli sono solo una decina, si deduce che sia prudente prenotare con un certo anticipo.
Il locale è una bomboniera con arredi parzialmente minimalisti e di buon gusto, qualche candela accesa qua e là, un simpaticissimo banco bar che sacrifica qualche coperto ma “bistrotteggia” simpaticamente l’ambiente.
Crea atmosfera anche la vetratina con vista sulla cinquina di “toques” ai fornelli. Le pareti sono parzialmente in pietra a vista lucida, il pavimento è rusticheggiante, i solidi tavoli e le sedie sono in fine boiserie, c’è qualche soluzione di design e una illuminazione strategica. Il ripiano degli immacolati tavoli quadrati, in quarzo bianco mi dicono, mitiga il “senza tovaglia” anche per i noiosoni come me, ma mi hanno assicurato che, post prove ripetute, “Senza tovaglie è meglio”, infatti hanno tolto anche le minitovagliette ovali dell’apertura di due anni orsono. Ma i seri tovaglioli in stoffa e la posateria Bugatti con pregiate finiture in madreperla completano le mise en place, in questo insieme armonico che “fa” osteria moderna, garrula, raccolta, accogliente.
Ma veniamo al sodo. Appena accomodati qui, in una serata un po’ freddina, ecco prontamente una lista cibi ogni due persone, integrata a voce con le “ultimissime” derivanti dal mercato del mattino. Nel prosieguo sono stati serviti al momento giusto il cestinetto dei buoni pani tiepidi e l’acqua Sparea.
IL MENU (per l’intero tavolo) prevede ben otto servizi, in quantità giustamente un po’ ridotte, a 63 euro, contro i circa 80 euro necessari scegliendo dalla carta tre normali porzioni e dessert, tra gli stessi cibi del menu. Ecco l’elenco alla data del mio passaggio: 1)Panissa con Grana Padano, lardo di Colonnata, tartufo nero Melanosporum presentataci come “aperitivo” – 2) Emiette di granchio, burrata, bergamotto e rapa Milano (€ 17) – 3) Cappasanta, mousse di zucca, aceto di mele e capperi (€ 17) – Fricassea di seppia, carciofo Spinoso di Albenga e sesamo bianco (€ 19) – 5) Ravioletti ripieni al magro, salsa all’acciuga e tartufo nero e Pecorino Fiore Sardo (€ 22) – 6) Spigola al vapore, salsa con le sue uova, porro grigliato, sake e uova di trota (€ 27) – 7) Crema morbida di latte, pere allo zafferano di Airole e sorbetto allo zenzero (€ 13) – 8) Piccola pasticceria.
Oltre alla lista di cui sopra si può anche ordinare: -Sottopaletta di Scottona, radicchio trevigiano e salsa all’Aglianico (€ 19 -25), oppure un assortimento tratto dal troneggiante carrello con otto formaggi pregiati, serviti in “particole” con l’aggiunta di un cucchiaino di buon miele (€ 18), oppure il quartetto di scagliette di cioccolato fondente di Modica, tanto buone che ne rimarrà certamente voglia e ricordo (€ 9).
La CARTA VINI si è arricchita e conta ora una settantina di etichette, con molte bottiglie francesi di ottime referenze. I prezzi sono normali e molti sono nella fascia dai 31 a 50 euro. Disponibili anche vini a calice a 8 euro.
Il SERVIZIO è molto professionale e comunicativo; fa piacere trovare dei giovani che sono orgogliosi del lavoro di sala. Sono guidati, con mano ferma e guanto di velluto, dalla sorridente patronne poliglotta VALENTINA FLORIO, alla quale nulla sfugge in nessuna direzione e per tutto, quasi in automatico, ha una risposta acconcia e conclusiva.
Concludendo: non è il locale per mangioni da trattoria che mirano più alla quantità che alla qualità; ma lo è per raffinati che amano assaggiare delle novità originali. L’espansivo chef patron ANTONIO BUONO, senza “sgonfiare” affatto con i soliti bla bla amplificati di giocolanti “trallallà ”, ama lavorare seriamente per assicurarvi di continuo sia sorprese culinarie che classici collaudati. Con che risultati? Solitamente tutti sono contenti e tornano!