Castelbianco – Locanda Ristorante SCOLA Via Pennavaire 166
Tel. 0182 77015 – www.scolarist.it
Nel 1926 Angiolina e Manuelin Scola, antenati delle successive quattro generazioni, aprirono questa locanda che da quasi un secolo è sempre stata un punto di riferimento in Val Pennavaire ed oggi è un bel palazzotto con ampi spazi esterni e suggestiva illuminazione notturna, dove regna la calma e la buona accoglienza.
Il grande dehor estivo coperto, con tanto di ricche catene luminose bianche, è uno vero spettacolo di eleganza e festosità. D’inverno il locale è meno frivolo e “spensierato” ma altrettanto intimo e di atmosfera romantica grazie ai colori bordeaux, alla ricca mobilia di buon gusto e ad altri particolari di arredo non ”lì per caso” ma ben studiati e inseriti. I grandi tavoli sono apparecchiati in modo classicissimo, su ognuno una poderosa candela accesa (tutte nuove la sera del mio casuale passaggio), c’è posateria argentata, un accogliente candido tovagliato in stoffa, le poltroncine in vimini con braccioli, l’ illuminazione strategica e, fin dall’ingresso, un salottino davanti al caminetto sempre acceso che “fa tanto ritorno a casa”.
Una volta accomodati giungono in tavola, tiepidi, il pane le focaccine e i grissini artigianali in una capace ciotola in legno: una vera tentazione alla quale è difficile resistere.
La carta non ha la consueta sequenza alla quale siamo abituati, dall’antipasto al dolce, ma è compilata insolitamente, come segue:
–APERITIVI: Spumante Franciacorta Lamosa Saten (€ 8); oppure uno Champagne Compte de Montaigne Reserve (€ 14).
“PIATTI DEL GIORNO”: Seppia fave e piselli (€ 20); spaghetto trafilato a bronzo, colatura di alici e mandorle (€ 20); Cannellone di coniglio alla Ligure (€ 20); Manzo Piemontese marinato agli aromi e fondo acidulo di fragole (€ 26); Piccione cotto nella creta (€ 32). Seguono quattro dessert (€ 10-12).
La carta prosegue offrendo come alternativa il bel MENU “ 5 PIATTI a 65 euro, comprendente: – Shot dalla cucina e un calice; – …Pane e olio e prosegue con: 1) Storione, miso d’orzo e insalata di erbe spontanee; 2) Risotto, rapanello, yogurth e uova di trota; 3) Plin di Porro, anguilla affumicata e cacao; 4) Capocollo al forno, arachidi, birra Scola e susine; 5) Asparago viola e cioccolato
Evidentemente rispetto ai tempi della cucina tradizionale e delle loro celebri fungate d’autunno o di cacciagione, con l’arrivo anni fa dello chef MARCO BERARDINELLI, formato anche con reputate esperienze all’estero, la casa ha parzialmente aperto a piatti più innovativi: un passo non facile dove ha sempre trionfato esclusivamente la cucina di valle, ma che è stato coronato dal successo, anche da parte di quella clientela più refrattaria alle novità a tavola.
Con il caffè vengono serviti generosi e non banali dolcetti che completano la piacevolezza della sosta: un accorgimento per un fine pasto piacevole che si ricorda.
E parliamo di VINI … Il poderoso volume in pelle elenca centinaia di etichette, ma rispetto all’attuale tablet in uso nei “tempi covidiani”, trovo abbia più fascino andare in cantina dove, tra scaffalature in legno e pietra viva, si può scegliere direttamente la propria bottiglia preferita. Oltre al buon assortimento di vini liguri, ci si può anche “delocalizzare”, ad esempio con un sorprendente Champagne Nominé-Renard brut (30 Ch-30 PN-30 M) o anche con un Rosso Mater Matutia IGT 2003 Casale del Giglio. Sempre a prezzi normali.
Considerazione finale: Scola non cade nel novero dei diversi locali che da qualche mese hanno aumentato o introdotto il coperto, qualcuno applicandolo anche in aggiunta ai menu (e altri addirittura illegalmente perché non indicato in carta). Non ha neppure abolito i piccoli “fringe benenefit” dei miniapetizer iniziali e del sorso di aperitivo, non ha aumentato l’acqua minerale, non sono stati aboliti i dolcetti con il caffè, non ha ritoccato il prezzo dei vini … Pertanto, con la certezza della cura dei particolari che costituiscono a volte i graditi piccoli plus della sosta, gli avventori possono accomodarsi qui rilassati e dinoccolati, senza storcere le labbra e con il cuore … ed anche il portafogli … entrambi leggeri.