Alassio – VIOLA – V.le Marconi 32 – Tel. 0182 470 149 – violaristorante.it
In pieno centro (confinante a ponente con il Grand Hotel), con un minuscolo dehor a bordo marciapiede, con piccola lampada ad ogni tavolo, il locale ha atmosfera ancora più invitante all’interno, con illuminazioni a campana pendenti al centro di ogni tavolo (che non disturbano gli occhi degli avventori), pareti ravvivate da scansie di bottiglie da esposizione retroilluminate, una rosa bianca (fresca) ad ogni tavolo nonché altre amenità che fanno piacere.
Le fette di due pani diversi, i grissini all’erba cipollina e la focacccia (che non c’era la sera del mio passaggio), giungono in tavola tiepidi dal loro forno e il loro ripristino in tavola è costante e puntuale. Le carte cibi e vini le trovate con il QRCode sul vostro cellulare.
Speriamo che passata l’”era covid” si torni al cartaceo; ma va anche detto che con il QRCode potete salvare sul vostro cellulare l’intera proposta cibi e vini e consultarla semmai poi comodamente a casa vostra per un eventuale ritorno. Comunque è ancora mantenuta, dal 2015, la medesima dicitura all’inizio della carta, che promette “scelta della materia prima, raffinatezze rare, prodotti semplici del territorio che si pensavano perduti, ingredienti da produttori di nicchia, con eccellenze uniche e assolute”. Con cotanta “materia” dichiarano che “la cucina qui si spoglia di ciò che non è necessario, diventa nuda tecnica al servizio della materia prima con qualità uniche per colore, profumo, consistenza e sapore.”
Ho quindi rinunciato al conveniente menu del quale accennerò tra poco preferendo cenare alla carta. Iniziando con una non banale carne cruda battuta al coltello ben accompagnata da insalate e germogli di pisello,
tratta dall’elenco degli otto ANTIPASTI (€ 20-45 euro), tra i quali cito anche la Selezione di ostriche (5 euro l’una), nonché i Calamaretti padellati e zucchine trombetta. Dei sei PRIMI PIATTI (12-25 euro) oltre al Minestrone alla Ligure, cito il Risotto Carnaroli “Il Conte” con scampi e polvere liquirizia giustamente “milligrammata” nella quantità per un perfetto insieme,
nonché i Ravioli di baccalà, pomodorini, olive Taggiasche e basilico.
Tra gli otto SECONDI (20-38 euro) ho scelto la scaloppa di foie gras con frutta caramellata, la cui consistenza e l’equilibrato accostamento mi ha suggerito la presenza i cucina di un bravo cuoco con probabili basi di scuola francese, azzarderei (ho saputo poi di lui poi che è di origine marocchina).
Tra le altre proposte compaiono il King Krab, i Gamberi Rossi in tempura, la zuppetta di mare. Per i DOLCI (€ 10) la carta ne elenca sei, ai quali però si aggiunge talvolta anche qualche ultima creazione. Cito la terrina di pesche al Moscato, con crema all’amaretto.
A quanto sopra si aggiungono il coperto € 3 euro, l’acqua minerale € 4, il caffè € 3, per cui si può dire che un pasto da tre portate più dessert costa da un minimo di 70 (scegliendo i piatti di costo minimo) fino a un max di 120 euro (scegliendo tutti i piatti di costo massimo). Ma, poiché il locale aderisce all’Annuario Tavole DOC, avete diritto a prenotare un tavolo precisando che volete avvalervi dell’offerta valida sino al 31 ottobre 2021 denominata “MENU TAVOLE DOC” a 50 euro, costituita da quattro portate e VINO COMPRESO in qualsiasi giorno di apertura, anche sabato, da prenotarsi fin dalla telefonata di riservazione del tavolo. Al mio passaggio del 12 settembre, il cameriere, unico presente in sala, … non ne sapeva nulla, ma poi si è informato, ha confermato l’offerta e mi ha elencato quattro piatti invitanti (tutti peraltro in carta) e prevedendo un vino ligure di buona etichetta.
Parliamo della CARTA VINI, le cui etichette sono ben 130, con prezzi a partire dai 25 euro, dei quali 35 “bollicine” pregiate. Ho ordinato un Mattia Vezzola – Costaripa – Metodo Classico – Garda Brut – (€ 40), dell’insuperabile maestro enologo, già “papà” di molti di reputati Franciacorta, che mi ha adeguatamente accompagnato per tutto il pasto.
Concludendo: è uno dei locali migliori di Alassio che, oltre ad offrire atmosfera e ambiente adeguati ad una serata elegante, pratica anche una cucina ben eseguita con guizzi di fantasia che, in una ristorazione rivierasca piuttosto avezza a proporre piatti di sempiterna consuetudine e “novità” generalizzate e arcidiffuse (spesso frutto di forniture all’ingrosso globalizzate), fa davvero gran piacere. Il tutto con un SERVIZIO trasparente e adeguato a clientela eterogenea. Bravi!
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