La recensione: a Borghetto S.S. (SV) il Ristorante St. George

Borghetto Santo Spirito (SV) – ST. GEORGE – Ristorante e American Bar

Approdo Turistico Lungomare W. Tobagi – Tel. 371 11 43 444

In estate il ristorante offre ampi spazi all’aperto nella pace della banchina del Porto Turistico, dove potrete anche facilmente parcheggiare gratuitamente la vostra auto a pochi metri dal locale (citofonando o telefonando prima per farvi aprire la sbarra).  All’aperto, visti gli andazzi dei tempi, non ci sarebbe da meravigliarsi  se i tavoli fossero apparecchiati “alla turka”, come ormai purtroppo succede spesso in pienaria (ma non solo) da parte di proprietari che sottolineano la belluria di disadorni tavoli “nu e cru…”. Invece al dehor del Sant George il ricco tovagliato è lo steso dell’ interno e così la ragguardevole accuratezza per quanto riguarda l’insieme della  mise en place fatta di ricchi ombrelloni bianchi, sedute comode e avvolgenti con braccioli (ma senza cuscini),  posate piatti e bicchieri di tono, secchielli a colonna per i vini freddi; mancherebbero soltanto le candele (che invece sono presenti ai tavoli dell’interno).  Nell’apposito piattino compaiono al momento giusto tre tipi di piccoli pani caldi: resistete a sbocconcellarli tutti con il burro a giusta temperatura contenuto nella “mini-clochetta” in ceramica da ristorante TOP.

Il simpatico gruppo di famiglia di GIUSEPPE DE FECONDO con Antonella e il giovane Massimiliano cura personalmente la cucina e la sala. Nelle serate più calme chef Giuseppe viene anche spesso ai tavoli non per “la recita del bello in sala” ma, oltre che per raccogliere gli ordinativi anche, se lo gradite, per ragguagliarsi sulle vostre preferenze ed osservazioni.  

In CARTA: ANTIPASTI  (euro 14-24) ): Gambero viola di Oneglia, capesante e foie gras ; oppure  il Cappon Magro che, a parte la mancanza della simbolica galletta del marinaio è rispettoso degli ingredienti della tradizione. PRIMI PIATTI (euro 18-28), tra i quali gli Gnocchi blu di patate (Vitellotte) al sugo di spada, lime, zenzero e Pistacchio di Bronte; oppure i Ravioli al nero di seppia ripieni di pescatrice, agrumi e caviale. SECONDI PATTI (euro 18-26), tra i quali il Salmone alla piastra sulla francesizzante crema al vino bianco ed erba cipollina; oppure, nelle carni, un semplice ma perfetto Filetto di Bovino alla Voronoff.  FOCACCE, (euro 13-15) sissignore, focacce, un paragrafo inatteso che in carta è posto dopo i secondi, nel quale si può scegliere la Focaccia al formaggio del levante genovese in tre versioni, classica o pizzata o anche con crudo e pomodorini. I DESSERT (euro 7) propongono tre dolci dai titoli piuttosto ordinari, ma la Mousse al cioccolato, cialda alla frutta secca e mirtilli è gradevolissima. Sempre che non si ceda alla tentazione di un vero e proprio Plateau con un “giusto” assortimento di formaggi francesi non banali  (25 euro). 

La CARTA VINI offre 100 etichette, italiane e straniere, molte sotto i 30 euro. Se siete intenditori potrete scoprire che, sorprendentemente, soprattutto tra gli stranieri,  qualcuno ha prezzi fatturati un po’ duramente  (es: Champagne brut NM a non meno di 100 euro…) ma che ci sono anche delle vere pepite a prezzi da angeli (es: uno splendido Macon-Lugny DOC di Louis Jadot 2014 a 38 euro).

Ogni vino ha l’indicazione della sua gradazione alcoolica (speriamo diventi obbligatorio per legge) che consente fare una scelta atta a prevenire problemi con l’etilometro nel ritorno in auto.    

Nei fine serata più fortunati la luna piena sorge sul mare per poi crescere e sovrastare come una grande palla rossa le tughe degli yacht che pigramente dondolano alla fonda.

Tutto è calma, tutto è confort e val la pena di ordinare un loro pregiato rhum agricole da meditazione da “nasare” lentamente, non senza aver ammirato prima il servizio con bicchiere scaldato direttamente al tavolo in modo semplice e curioso, dimostrando a che punto arriva la passione per il ben fare e nel curare l’accoglienza sino all’ultimo minuto. Ovvio poi che tutti tornino: perciò prenotate sempre!