“Un ristorante può essere un volano per un territorio: sula Stampa di Cuneo Adriano Ravera racconta il caso del Rododendro di San Giacomo di Roburent che ha acceso le luci su una vallata dove in molti clienti hanno poi comprato casa.” Così scrive Paolo Massobrio su Il Golosario. In effetti sono molti coloro che conoscono delle località soltanto perché vi si sono recati per accedere a un ristorante. Penso all’altro Rododendro di Montegrosso Pianlatte, all’Antica Torre di Cipressa (oggi Buona Vita), al Quintilio di Altare, al Casetta di Borgio Verezzi, al Moisiello di Ranzo, ai eroici Borfiga a Colle Melosa, al Casa Buono in Fraz. Trucco di Ventimiglia, Da Delioad Apricale, all’Antiche Terme di Castelvittorio… Tutti richiamano “foresti” nel loro territorio e, se si tratta di una località amena, nel tempo molti prendono anche casa.