La recensione: A Isolabona ilristorante “AU CIAN”

Isolabona – Ristorante AU CIAN – Via Roma 171 – Tel. 0184 208 143

Nel fondovalle contornato di colline con alberature fitte fitte, subito dopo Isolabona, si apre d’improvviso un passaggio ad ovest, verso un provvidenziale “cian”, un parcheggione poco segnalato (una freccia in più non guasterebbe), che però rende comodo arrivare e partire da questa superba struttura pianeggiante, Agriturismo sì, ma di un confort che per certi particolari è persino lussuoso. Si va dalla sala classica con tovaglie a pavimento, al terrazzo coperto raccolto come un privé per famigliole, alla veranda in pietra con boiserie, fino al terrapieno con barbecue e adiacente patio con piscina: una meraviglia.

Davide Rebaudo ha preziosa e duratura esperienza maturata presso l’ Hotel de Paris a Montecarlo nella brigata del compianto chef Mario Muratore e, insieme a tutta la sua famiglia, aggiunge passione per il bello (ricchi tendaggio, piante esotiche, fiori e candele, luci in posizioni strategiche, musiche di sottofondo adatte e a volume contenuto etc etc… Insomma: tutto è fatto per bene sia per un tète a tète che per una cerimonia importante.

Vero che l’insegna “AU CIAN – Cucina Tipica Ligure” creerebbe aspettative per i sempiterni piatti di verdure, tagliatelle, coniglio?  E invece questo cuoco, pur rispettando e preparando i manicaretti della cucina di valle per chi la desidera (rivisitata ed preparata alla perfezione), ha affiancato ad essa ben nove portate “di mare” e, comunque, dei piatti più elaborati, con qualche influenza piacevolmente francesizzante. Le ultime novità sono elencate nella pagina “DELIZIE DELLO CHEF”, che elenca: Crudo di pesce (€ 25); le Seppie scottate con crema di trombette couscous croccante, maionese di peperone piccante (€ 15); Ravioli di porcino e ricotta con salsa funghi e lamelle di tartufo (€ 16), su un quasi impercettibile fondo che ne esalta l’insieme; Costate di vitella piemontese patate al forno e verdurine alla griglia (€ 5 l’etto). Detta pagina si aggiunge alle due storiche precedenti che, dopo l’indicazione del coperto a 2 euro, elencano cinque ANTIPASTI (€ 13-16) tra i quali il Guazzetto di moscardini, calamari e Fagioli di Pigna;  oppure il trionfale Antipasto Misto con Brandacujun, Barbagiuai, piccolo Turtun, verdure ripiene, involtino di ravioli e Speck. I PRIMI PIATTI sono cinque (€ 13-15) tra i quali lo gnocco di patate cozze e vongole crema di trombette. Cinque anche i SECONDI (€ 15-35) tra i quali la frittura mista di pesce e il Carré d’agnello in crosta di pane aromatizzato alle erbe di montagna. Nei cinque DESSERT (€ 5-6), rigorosamente di loro produzione, la carta è un po’ “ingessata” su titoli consueti, ma hanno anche delle “risorse di giornata” a cucchiaio che sono interessanti: serve fede…

La CARTA VINI elenca oltre 100 etichette ed ha prezzi rassicuranti, a partire dai due Dolcetto e Chardonnay  etichettati “Au Cian” che costano 10 euro, sino al buon Champagne Volleraux Blanc de Blanc a 50 euro. 

Concludendo: è un locale da preferire perché elegante, curato, con cucina di qualità per ogni esigenza, che coniuga piacevolmente una sosta nell’entroterra con rare raffinatezza d’insieme; con un servizio solerte, capace, gentile e vivaddio anche sorridente. Il tutto con una “resa dei conti” finale che permette di presentarsi qui con il cuore e il portafogli entrambi leggeri.