Su Il Golosario di Paolo Massobrio èdata notizia del “Truffle-Market”. E’ la nuova app che tutelerà il made in Italy mettendo in diretto contatto i produttori certificati di tartufo con gli acquirenti, ristoratori compresi. Tutto per difendere dal fenomeno triste dell’arrivo di tonnellate di tartufi da Iran e Afghanistan che, arrivati in Turchia e in Bulgaria diventano europei (se non addirittura “italiani”). Inaccettabile sia per un discorso di filiera non garantita, sia per la qualità organolettica che per quella sanitaria del prodotto finale. Lo scrive il Golosario di Polo Massobrio . L’App Truffle-Market è stata realizzata dall’Associazione nazionale tartufai italiani. ” L’App utilizza la tecnologia blockchain, un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare record di dati (solitamente, denominati “transazioni”) in modo sicuro, verificabile e permanente.
Il prodotto in offerta è mostrato al potenziale cliente, registratosi sulla piattaforma, con una foto e con la descrizione delle sue caratteristiche, ovvero il nome del cavatore che l’ha estratto, la località e la data dell’estrazione, il peso e la specie. Con un click si procede all’ acquisto e in 48 ore il pregiato tubero arriverà a casa, accompagnato da un certificato di provenienza emesso dal cavatore.
Ad oggi, sono già 300 i clienti iscritti, mentre i tartufai italiani, selezionati accuratamente, al momento sono una trentina.