La recensione. A Cipressa (IM) il Ristorante BUONA VITA

BUONA VITA

Piazza Mazzini 2

CIPRESSA   IM

Tel. 0183 98000 – 379 104 3353

Dopo l’intervista delle scorse settimane al cuoco di questo ristorante, per i tre o quattro “fedeli” che leggono queste righe soprattutto cercando le novità, ecco servita una rara primizia, per i tempi che stiamo vivendo. Stante la variabilità dei colori anticovid cui siamo sottoposti, questa segnalazione va conservata per il momento opportuno.

Sulla piazza del “Borgo dei VIP in incognito”, con parcheggio facile e rassicurante, sorge un dehor dove è piacevole godere del sole primaverile. Vi si può trovare una prima colazione con Focaccia Genovese da urlo (meglio di quella che molte volte è reperibile anche a Genova) e, più tardi, decine di cocktail come aperitivi oppure con i distillati di pregio per chi vorrà attardarsi in questa oasi di pace a fine pasto. Magari poi spiacerà anche andar via (ma potrete sempre visitate le tre borgate, ne vale la pena, anche consultando prima il sito “Cipressa.com”).

Il ristorante da oltre un anno ha cambiato gestione e negli ultimi tempi, approfittando delle chiusure  di legge, è stato anche profondamente rinnovato. La sala è stata ridipinta e riarredata parzialmente con gusto, è stata adottata una illuminazione con lampadine led a filamento; il camino è sempre acceso, i tavoli sono distanziati e c’è una piacevole privacy. Insomma è un ambiente alla mano ma anche romantico. Meritorio il guardaroba chiuso, ma di questi tempi, per prudenza, è meglio accontentarsi della spalliera della sedia. Il sottofondo musicale è a volume un po’ alto è quello (con parlato!) di una emittente che, ad esempio, trasmette Bed Boy di Rob Swift degli anni 2000 e similari, adatti all’american bar ma non a un ristorante; ma con l’arrivo dei primi clienti il volume viene prontamente abbassato e il festante chiacchiericcio degli avventori lo copre. Per chi ama l’ambiente veranda c’è anche una struttura in boiserie a ponente della sala dalla quale si gode un panorama sul verde e sul borgo.  

L’accoglienza è pronta, cortese, accogliente. Il servizio, curato e preciso, va e viene limitandosi alle presentazioni e spiegazioni necessarie, senza menare il can per l’aia. I tempi di uscita dei piatti sono perfetti per i tavoli di tutta la sala, oserei dire con tempistiche prodigiose rispetto allo staff di cucina. In questo mio passaggio, al mezzodì di domenica 7 febbraio, in sala famigliole e tavoli da sei coperti si godono la sosta, rilassati e appagati: ci si riconcilia con il ritorno alla … Buona Vita, come fossimo già tornati alla normalità, pur con rispetto delle regole.

L’ offerta cibi è attualmente quella di un periodo transitorio nel quale le leggi costringono a repentine chiusure, cambiamenti etc etc… Il giovane cuoco, Federico Pinasco, il cui arrivo ha suscitato una ventata di entusiasmo, morde un po’ il freno: amerebbe forse metter subito a frutto la sua scuola prestigiosa e le esperienze maturate presso diverse cucine innovative reputate. Ma di questi tempi, dissuasivi del programmare con certezza implementazioni di personale e di attrezzature, è costretto ad evitare titillamenti gourmettari e a muoversi prudentemente puntando soprattutto sulla cucina “della nonna”, deliziosamente semplice eppure semplicemente deliziosa. Ma qualche guizzo nelle preparazioni rivela un certo suo intimo “scalpitio” e, “passata la nottata”, ne potremmo vedere delle belle… .

Con la garanzia che la scelta della materia prima è indubbiamente di primordine e con l’avvertimento che le porzioni sono generose, ecco la carta, scritta vivaddio e non declamata soltanto a voce. ANTIPASTI (€ 10-12): Brandacujun della tradizione – Vitello tonnato contemporaneo – Passatina di ceci, gambero viola di Sanremo, cozze e totanetti – Frittino di acciughe. PRIMI (€ 10-13) : Spaghetti alla chitarra, crema di carciofi e Mazzancolla del Mar Ligure cruda – Lasagnetta porri, patate di Ormea & Prescinseua – Mandilli al pesto – Ravioli del plin con fonduta leggera e Parmigiano. SECONDI (€ 13-15): Maialino brasato al Prosecco con crema di sedano rapa – Pescato del giorno con verdure di Cipressa – Fritto di calamari, paranza e gamberi rosa – Entrecote di Angus Irlandese della Gre.Co, con patate arrosto. DOLCI (€ 5): Millefoglie su crema e frutti di bosco – Tiramisu – Meringa francese con crema chantilly – Tarte pere & cioccolato.

Lato vini si inizia con una ventina di Spumanti (non ci sono Champagne). Segnalo il piacevole Brut di Franciacorta “LE VEDUTE” di Manenti Gozzini (80 Ch-20 PN) a 27 euro. Manca un po’ di aiuto nella scelta tra le molte etichette se si desidera cambiare rispetto ai soliti noti, essendo le etichette un centinaio. Per apprezzare questa carta occorre quindi un po’ tempo e pazienza, ma …non (troppo) danaro, visto che i ricarichi sono fortunatamente ragionevoli. 

Il ristorante, quando le leggi lo consentono, ha l’ambizione di essere sempre aperto e nei mezzodì feriali di settimana offre esclusivamente dei pranzi da lavoro con scelta e prezzi contenuti.  E’ un indirizzo da inserire nella nostra rubrica, per assicurarci, non appena possibile, qualche momento di spensieratezza e un … largo sorriso anche al momento del conto: 40 euro per un pasto di quattro portate, generose. Conoscete di meglio?  

Luigino Filippi