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A tutela e a sostegno di chi, in Italia, vuole accendere i fornelli di casa propria per condividere la gioia e la peculiarità che solo il nostro patrimonio enogastromico può regalare nasce HomeRestaurantItalia, associazione senza fine di lucro che ha come scopo quello di contribuire ad un sano e trasparente sviluppo del settore HomeFood in tutta Italia”, è quanto comunica in una nota Daniela Chiappetti, Presidente della neonata associazione che vanta ad oggi già centinaia di iscritti in tutta Italia.
“La voglia che hanno gli italiani di accendere e i fornelli e cucinare in casa propria è irrefrenabile e propria di ciascun italiano, è oggettivamente sbagliato considerare gli HomeRestaurant dei competitor dei ristoranti e non è esatto paragonarli a fenomeni di catering: siamo su un’altra dimensione”, spiega Daniela Chiappetti.
“L’allarmismo di questi giorni – prosegue Chiappetti – è dovuto al fatto che si pensa che gli HomeRestaurant arrechino danno alle attività di ristorazione. Dietro il fenomeno dell’HomeFood non ci sono furberie per aggirare la legge e scavalcare le norme che regolano la ristorazione aperta al pubblico ma solo la voglia di diffondere le nostre tradizioni e le nostre specialità culinarie. Siamo di fronte a fenomeni occasionali e sporadici che nulla vogliono togliere alla ristorazione tradizionale”.
“E’ giusto che gli enti preposti diano delle linee guida per indirizzare questo fenomeno e al contempo tutelare il consumatore, saremo i primi a sederci ad un tavolo per dare il nostro contributo, a spiegare la filosofia degli HomeRestaurant e ad indirizzare gli step necessari per regolamentare il settore ricordando che parliamo di una attività saltuaria e sporadica che si svolge in private abitazioni dove vengono utilizzati mattarelli e pentole delle nonne e delle mamme italiane. Siamo i primi a voler garantire gli utenti finali e lavoreremo affinchè la genuina filosofia dell’HomeFood e dell’HomeRestaurant non venga inquinata. Per questo occorrono poche regole chiare e precise che al contempo agevolino e sostengano questo diffusissimo fenomeno”, prosegue Chiappetti.
“Ogni HomeRestaurant in Italia è uguale e diverso, figlio di un territorio unico che racchiudono storie familiari che non si possono raccontare se non stando seduti nella stessa tavola, gli HomeRestaurant sono capaci di intercettare bisogni lì dove non ci sono, penso alle campagne più isolate che non hanno nemmeno un bar e dove nessuno aprirerebbe un ristorante per soddisfare qualche saltuario avventore. Questo fenomeno è già diffuso e regolato negli altri paesi europei e non va demonizzato ma va incentivato e sostenuto perchè è una risorsa, sopratutto culturale, per il nostro paese”, conclude Daniela Chiappetti.