“I cuochi non vivono ai margini di una società la cui cultura del cibo è (sempre) più liquida, mutevole, globalizzata e uniforme ogni giorno…
Il problema si presenta quando la mimica finisce per generare paesaggi gastronomici noiosi e poco entusiasmanti….
Le idee davvero nuove sono molto costose? Bene, facciamo ricorso a quelle degli altri… Il problema è se tutti vogliono essere un autore ….
Bene, se è ancora possibile e consigliato assaporare i concerti di Brandeburgo o la Traviata oggi, perché dovremmo rinunciare all’Iskandar Kebab o al caviale Gelée à la crème de chou-fleur?
Ovviamente, può essere molto più difficile, utile, prezioso e, sì, anche creativo, interpretare che comporre….”
È stato appena pubblicato un libro davvero interessante che recensisce un buon numero di piatti che possono essere considerati capolavori.
Questi sono alcuni brano tratti da un interessante articolo che ho tradotto da “La Vanguardia”, un sito spagnolo. Per leggerlo al completo il link è il seguente: https://translate.google.com/translate?hl=it&sl=es&u=https://www.lavanguardia.com/&prev=search&pto=aue