Nizza – Vieux Nice – COTE MARAIS – 4 Rue du Pontin
Tel. +33 (0)493 80 95 39 – chiusi a mezzodì – No Carte di Credito
Nizza è tra le città più “gettonate” dell’intera Francia. C’è un continuo fermento e novità di ogni tipo. Dal nuovo tram metropolitano le cui 3 linee vanno dal porto all’aereoporto, una delle più grandi fontane del mondo realizzata nei giardini della nuova Promenade sulla copertura del fiume Paillon. Notevolissimo anche il borgo antico del VIEUX NICE, con i mercatini della piazza davanti all’antica Prefettura Sabauda, ove la sera apre il cuore della movida. Bene, parcheggiate al Park Palais de Justice, dedicate almeno due ore a gironzolare nei vicoli e alla Promenade des Englais di levante con panorama sulla Baie des Anges …
Poi venite a questo ristorante, che è a 150 metri dall’ uscita del parcheggio, percorrendo cento metri di Rue du Marché per trovare poi la brevissima Rue du Pontin dominata dalla cupola della Cattedrale. Proprio qui due giovani intraprendenti hanno rilevato questa attività 17 anni orsono e da pochi anni lo hanno reso particolarmente invitante. Il locale “chic et cosy”, come dicono i Francesi, è minuscolo, all’incirca per una ventina di coperti, più qualcuno nell’antistante vicolo. Ha porte e finestre in laccato bianco, orditure del soffitto in legno del ‘700 e preziosità di boiserie ben conservate, pareti rustiche salvo quelle preziosamente dipinte in rosso vermiglio, luci led pendenti da fili di rame lungo il soffitto, specchiere che danno senso di ampiezza e mistero, ricchi tendaggi cru, lampade strategiche, quadri astratti alle pareti, oggettistica di classe qua e là (tutto sembra casuale eppure certo nulla è lasciato al caso), un vaso stipato di tulipani rossi, bicchieri appesi verticalmente sopra all’ex banco bar, candele accese ad ogni tavolo (tutte nuove) e, ai tavoli più grandi, quelle di diametro 10 cm che bruciano all’interno senza colare, così come altre sulla finestrella. Tutto crea una atmosfera e intima e le luci basse fanno il resto: nessuno parla forte. Le mise en place sono tradizionali, con splendide candide tovaglie in lino, i bicchieri sono a calice di modello antico, le stoviglie di forma tradizionalissima che vivaddio escludono l’idea che qui vogliano servire quantità scarse. Le sedute hanno cuscini crème tutti uguali lindi e non stazzonati.
C’è una formula “Menu 33 euro” che comprende due piatti più dessert, ma non decisi da loro, ma che sarete voi a scegliere scegliendo tra l’elenco di tutti i piatti disponibili, ordinabili ovviamente anche alla carta se siete a dieta oppure dei mangioni.
Lo Chef di origini austro-tedesche, pochissimo loquace anche con l’unico cliente passante anonimo come me, in una rara serata di “molla”, sa però il fatto suo ai fornelli. Le ENTREES (€ 14) sono: la velouté du jour – il Foie gras de canard poèlé – il Carpaccio de bœuf Salers – Flan d’épinards con sauce Roquefort leggera e non «predominante» – Les Douze escargots de Bourgogne. Passando ai PLATS ( €23 ) ecco il Dos de morue, légumes en ratatouille – il Chou farcì – gli Gnocchi aux marrons, tomates cerises et Roquette (uno splendido piatto servito senza l’enfasi che gli spetterebbe) – il Bœuf mijoté aigre-doux – il Filet de bœuf. Cinque i DESSERT (€ 7): l’ Assiette de fromages affinés – il Fromages blanc et crème de marrons – la Panna cotta à la verveine – la Tarte aux pommes – il Tout chocolat (fatto artigianalmente in casa, un po’ asciutto, ma volutamente completato e ammorbidito dallo sciroppo di framboise servito in un piccolo bricco a parte.
Il servizio vi attornia al momento giusto, irreprensibile e piacevolmente alla mano, ha molta comunicativa e non si limita a risposte di circostanza brevi e “tranchanti”, ma conversa amabilmente e, caso raro, soprattutto ascolta anche, senza cenni di impazienza.
La carta dei vini offre una trentina di scelte, a partire da 28 euro per un Cote de Provence rosé. Servono anche a bicchiere, ad esempio, un buon Bourgogne Blanch 2017 a € 6,50. Un prezzo da galantuomini.
Ma insomma, ci sarà pure un difetto !?! Non accettano carte di credito, ma è una venialità, perché un menu a 33 euro stramerita il “cash”. In un mondo pieno di “senzatovaglie” che bistrotteggiano invitanti e “sympà”’ intortando turisti che merendano a tutte le ore e dove la buona tavola è rara come il pescato locale, questo è oggi uno dei rari e più romantici indirizzi dell’ intera Costa Azzurra che mi fa piacere segnalare. Oltre che un ambiente tranquillo da perenne San Valentino, vi troverete buona cucina e buon servizio, a prezzi da araba fenice. Qui tornano tutti coloro cui piace il buono, il bello e il vero buon vivere celebrando la bellezza. Perciò forwardatevi, prenotando sempre!