. Imperia (Porto Maurizio) – Ristorante LA RUOTA
Spianata L. Varese 25 – Tel. 0183 61206 – www.laruotaimperia.com
Borgo Foce è un quartierino tranquillo di Porto Maurizio dove, sopratutto dopo la pedonalizzazione, il tempo pare essersi fermato a un secolo fa. Nelle architetture spontanee, nella piccola darsena con gozzi protetti dalla scogliera la quale frange le onde marine e protegge la piazzetta. Più che turisti, vi s’incontrano esploratori di atmosfere autentiche. Molti sono stranieri residenti nel circondario, VIP in cerca di tranquillità ed anche gourmet che sanno bene dove andare. La luna spesso accompagna la cena nascendo oltre i tetti. Qui, a una cinquantina di metri rispetto alla fine della strada senza sbocco, in estate il ristorante offre ampi dehor ben sistemati, con una sobria mandevillea (o dipladenia) fiorita generosamente da aprile a dicembre. Regna la calma, la pace, lontano dall’ambaradan estivo dei “truzzi” con frizzi da “blècdènse” e altri caratteri movidaioli.
Ecco la carta: Nove ANTIPASTI (12-20 euro), tra i quali le sei ostriche “Fines Claires n° 3” servite classicamente; il Polpo in insalata all’extravergine locale e fagiolini; oppure i Calamari in umido con porcini (in stagione); ma forse la scelta più sagia può essere quella degli Antipasti Misti della casa per assaggiarli un po’ tutti.
Sette PRIMI PIATTI (12-25 euro), tra i quali le Linguine ai Gamberoni di Oneglia; la Pasta alla bottarga di Muggine Sarda e zucchine trombette.
Nove SECONDI PIATTI (18-24 euro) tra i quali il Fritto misto del golfo, oppure i Gamberoni di Oneglia con Scampo. A peso altri piatti prezzati a etto: 9 euro l’astice, 15 l’aragosta e 7 il pescato locale, da cucinarsi in ogni fattura.
Per i DESSERT (6 – 8 euro) sono disponibili i Formaggi misti, oppure una dozzina di altri piatti, dal Torroncino ghiacciato con crema alla menta, alla Torta al limone o uno stuolo di sorbetti e gelati.
Due alternative alla carta: il MENU MEDITERRANEO: viene proposto dallo chef in base al pescato del giorno e servito esclusivamente per tutti i commensali e consiste in: 1) tre antipasti freddi e due antipasti caldi; 2) Primo piatto del giorno; 3) Pesce del Golfo alla Ligure; 4) Dessert. Il suo prezzo è di € 46. Oppure € 41 senza il Primo piatto. Oppure il MENU TIRRENO, di tre portate: 1) un antipasto o primo piatto, a scelta, tra il polpo in insalata, il Carpaccio di Tonno, i Calamari in umido, gli Spaghetti alle vongole Veraci, Pasta al pesto; 2) Pesce del golfo alla Ligure; 3) Dessert . Costa 37 euro.
La ben fornita CARTA VINI, con 56 vini, si apre con una ventina di Spumanti e Champagne dai 19 ai 100 euro, una trentina di vini Liguri (esclusivamente ponentini) e prosegue per pagine e pagine, sempre con prezzi moderati in maggioranza intorno ai 20 euro. Un consiglio per gli esigenti? Lo Champagne Miniere Influence di Hermoville che ricorda un Selosse, pur costando la metà di quest’ultimo. Disponibili anche due paginate di mezze bottiglie ed una a bicchiere (4 euro) nonché acque, birre, caffetteria.
Un cenno su accoglienza e servizio: in Liguria e da una famiglia sarda, i sorrisi sono ovviamente sempre stati parchi e misurati. Ma mi pare che oggi, ferme le braccia pervicacemente conserte della patronne (pur certamente senza alcuna supponenza), nell’anno in cui il locale giunge nel fiore dei suoi 40 anni e già “bussa” la seconda generazione (Simon Pietro è già in cucina), si intravedono a tratti promettenti sorrisi (immortalati nella foto). Ma, abbandonando toni faceti, dico francamente che il servizio è pronto, capace e professionalissimo, compreso quello della simpatica e preparata cameriera torinese.
Concludendo e mettendomi al fianco sinistro dell’amico lettore, dico “apertis verbis” che il parere su questo locale “di Prima Classe”, è rassicurante per chi cerca una cucina di tradizione, in una casa curata sia in cucina che in sala ed a prezzi equi. Fatevi lepre e assicuratevi un tavolo all’aperto nelle serate di luna prima dell’autunno!