La prima edizione dell’iniziativa di OLIVETI APERTI organizzata dal Consorzio di Tutela Olio Dop Riviera Ligure, ha ricevuto molta attenzione da parte dei partecipanti. Verso la coltivazione tradizionale degli uliveti liguri, verso il mondo dei muri in pietra a secco e quant’altro contraddistingue la Liguria rispetto ad altre regioni dove l’olivicoltura è più facile e addirittura meccanizzabile.
Gli eventi sono stati promossi addirittura con incontri formativi a Milano (da Filippo La Mantia); a Torino (da Giuseppe Lisciotto a Les Petites Madeleines); a Bologna (da Emanuele Petrosino de I Portici ); infine a Treiso (da Maurilio Garola del La Ciau del Tornavento).
Però, purtroppo, l’impressione è che, a parte il mondo degli organizzatori, dei partecipanti e dei convitati, tutti ovviamente interessati alla buona riuscita dell’iniziativa, la notizia e i suoi echi, non sono arrivati quanto sarebbe stato opportuno al grande pubblico dei consumatori italiani e, tanto meno, stranieri … Che peccato!