Sanremo – FLIPPER – Corso Mombello – Tel. 0184 532 986
Il locale è stato aperto dopo circa due anni di lavori ed il bel risultato si vede. L’ambiente dai colori bianchi incorniciati tortora chiara, è elegante e di gran tono, le luci sono a soffitto e non disturbano, i pavimenti sono in parquet chiaro, qua e là non manca qualche candela accesa, le poltrone (all’interno) sono comode, i tavoli sono grandi e ben sistemati, con funzionali posate inox ed hanno “regolari” tovaglie, con tovaglioloni in cotone operato di almeno 60 x 60: una rarità … Evidentemente la famiglia ALBORNO non ha ceduto alle facili e comode sirene del “senza tovagliato” ed anzi, anche questi particolari danno l’impressione che qui siano in grado di servire sia la clientela più esigente e difficile che esige un insieme di comfort classici e di cucina collaudata , che quella clientela “okkeisiamogggiovani” che, sì è giovane, ma non “truzza”, che vuol star bene, ma anche “sfanalare” ad ogni goal della partita sul maxischermo TV (a volume zero). Avventori anche internazionali , che qui troveranno una base, un minimo comun denominatore: coniugare a piè fermo l’indicativo presente del verbo “mangiare” senza fare dieta, con soddisfazione, senza complessi e senza troppa etichetta.
Mentre sorseggerete un aperitivo di Prosecco gentilmente offerto, ecco la carta, in ben 5 lingue, a partire dal coperto a € 1,50.
Gli ANTIPASTI (12-20 euro) tra i quali cito il misto Flipper; i Gamberi Rossi di Sanremo crudi; le Ostriche Nature oppure, nei piatti di terra, l’insalata di ovuli che potrete condire a piacere al tavolo. Questi ultimi mi sono arrivati in una porzione almeno doppia rispetto a quanto viene servito abitualmente altrove. Contento, ho fatto onore, ma ecco, tadam! la “seconda ripresa” : i trimalcioneschi tagliolini all’astice, che sono la specialità del Maestro di Cucina Italiana NICOLA DA BARI, consistenti in un astice accompagnato da un profluvio di tagliolini: tutto cotto al punto giusto (non frequente). Un piatto che richiede un po’ di lavoro sulle chele con i “ferri del mestiere”, ma che a richiesta viene servito già “rasoiato” ai noiosoni come me. Per citare anche altri PRIMI PIATTI (15-20 euro) sono disponibili gli spaghetti alla chitarra con Gamberi di Sanremo e lime, i classici Paccheri con pesto (e vongole, come d’uso da un po’ di tempo) e i veri ravioli preparati dalla loro nonna LUISA: un tesoro. Ma veniamo ai SECONDI PIATTI in carta (che stavolta non sono arrivato ad assaggiare): voilà gli scampi alla griglia; la grigliata mista di pesce; la tagliata di Manzo o di Angus; la grigliata mista di carne. A seguire i DESSERT, una decina, senza carta, ma non adombratevi, vi verranno presentati al servant del vostro tavolo su un simpatico originale cabaret quadrato: come si fa a rifiutarli?!
La carta vini è ricca e ricercata, con prezzi normali, anzi convenienti per le bottiglie più costose. Sono otto le persone (vestite in scuro) in sala, dove officiano Donna Debora e patron Libero con i figli Giulia e Nicolò. Senza farsi notare, sono bravi, attenti e, senza le sicumere “menose” di altri locali, assicurano un servizio accorto e ben presente, ma senza assillare il cliente. E, grazie al fatto che in cucina m’è parso siano in cinque, non ci sono tempi morti tra un piatto e l’altro e il pasto scorre al giusto ritmo.
Nel centro di Sanremo mancava da tempo un locale polivalente con tanti plus come questo che può soddisfare clientela eterogenea e se, come meritano, la città risponderà a questa nuova apertura offerta qualificata e ai suoi prezzi “calmierati”, avranno dei bei giorni davanti ! Luigino.filippi@alice.it