Nell’ultima assemblea EuroToques sono stati selezionati i delegati dell’Associazione per la maggior parte delle regioni italiane. Come l’associazione vuole, nel loro ristoranti vincono prodotti stagionali e del territorio.
In Valle d’Aosta: Mirko Zago, patron di più ristoranti in Russia, tra cui il pluripremiato Syr, ma originario di Aosta, dove torna molto frequentemente. Appena sotto, in Piemonte e Liguria , un nome storico dell’associazione, nonché volto rappresentativo della cucina piemontese da anni: si tratta di Nicola Batavia, che all’interno della cucina del Birichin a Torino porta avanti i valori decennali dell’associazione. I Friuli Venezia Giulia Marco Talamini, chef del Ristorante La Torre all’interno del Castello di Spilimbergo. Poco più in alto, geograficamente parlando, in rappresentanza del Trentino Alto Adige, lo chef del ristorante El Molin, Alessandro Gilmozzi. Allievo di cuochi di spicco internazionale come Ducasse e Bras, conosce perfettamente le materie prime e la cucina del suo territorio: sua recente opera, il libro “La cucina delle erbe”, oltre 60 ricette, tra cui alcune antiche della tradizione. La Lombardia è a sé: come ama sottolineare il presidente Enrico Derflingher, «gran parte del nostro consiglio direttivo e molti dei cuochi che prendono attivamente parte ai nostri eventi in tutta Italia hanno sede qui, in Lombardia». Ecco perché i numerosissimi soci lombardi (la Lombardia è la regione con il maggior numero di associati Euro-Toques in Italia) possono direttamente rivolgersi al loro presidente e ai consiglieri Gianni Tarabini (La Fiorida, Mantello – So, una stella Michelin) e Fabio Silva (Hotel de la Ville, Monza).
nella foto: Mirko Zago, Nicola Batavia, Marco Talamini, Alessandro Gilmozzi, Isa Mazzocchi, Simone Ciccotti, Sandro Serva e Antonino Fratello
Chiude la parentesi del Nord Italia, l’Emilia Romagna, dove chi è punto di riferimento per i soci, ma anche per il perfetto incontro in tavola della ricchissima tradizione emiliano-romagnola con l’esaltazione delle materie prime del territorio, è Isa Mazzocchi, una stella Michelin a La Plata di Borgonovo Val Tidone (Pc).
In Umbria un veterano della cucina regionale: Simone Ciccotti. Lo chef “sostenibile”, dopo anni di esperienza al fianco di grandi maestri della cucina (è bene ricordare l’incontro con il mai dimenticato Paul Bocuse), propone alla sua Antica Trattoria San Lorenzo a Perugia una cucina che lui stesso definisce un classico-moderno, attingendo naturalmente dalla tradizione regionale e italiana. Nelle Marche, invece, una new entry dell’associazione, ma già noto per la sua abilità in cucina, capace di mixare tradizione e innovazione in modo “Nostrano”: è Stefano Ciotti, con il suo Nostrano Ristorante a Pesaro.
Il Lazio (come, più avanti, la Sicilia) è una delle due regioni italiane a contare già un delegato regionale e un coordinatore del gruppo dei soci. Un obiettivo ambizioso che Derflingher ed Euro-Toques tutta hanno intenzione di espandere in tutto il territorio. Qui, in particolare, delegato è Sandro Serva, che insieme al fratello Maurizio è al timone del ristorante due stelle Michelin La Trota a Rivodutri. Ad affiancarlo, Antonino Fratello, chef consultant nell’associazione dallo scorso anno ed esperto di svariati tipi di cucine da tutto il mondo.
Come dimenticare poi la Toscana, terra ricca sia di tradizione che di soci capaci e talentuosi (basti pensare ai bistellati Gaetano Trovato, Valeria Piccini e Giuseppe Mancino, ma soprattutto ad Annie Féolde, tre stelle Michelin alla Pinchiorri di Firenze). Qui, a fungere da “faro” per tutti è Silvia Baracchi, la cuoca una stella Michelin di Cortona (Ar), con il suo Falconiere, nonché ambasciatrice della sua cucina, quella cortonese, nel mondo, grazie alle innumerevoli collaborazioni che in questi anni l’hanno vista coinvolta.
Sergio Mei, Stefano Ciotti, Paolo Gramaglia, Silvia Baracchi, Giuseppe Romano, Onofrio Terrafino, Giuseppe Triolo e Giovanni Porretto
Per quanto riguarda il Sud Italia, spicca il nome dello stellato Paolo Gramaglia del Ristorante President di Pompei (Na). Nominato delegato in occasione di una cena a quattro mani tra Derflingher e Matteo Sangiovanni al Tre Olivi di Paestum, Gramaglia è una new entry di Euro-Toques ma è sempre stato protagonista della promozione della cultura italiana a tavola fuori dai confini del Belpaese, basta pensare ai numerosi eventi che l’hanno visto coinvolto durante le due edizioni della Settimana della cucina italiana nel mondo.
Appena più sotto, delegato della regione Calabria, lo chef Giuseppe Romano che nelle cucine del MeRestaurant di Pizzo Calabro racconta una cucina mediterranea che fonde il territorio con la tradizione campana, quella originaria dello chef. In Puglia invece è Onofrio Terrafino a essere delegato, tra i primi: è infatti dall’anno scorso che Derflingher ha assegnato al cuoco dell’Ecoresort Le Sirené a Gallipoli il ruolo di rappresentante della sua regione per l’associazione.
Per concludere, rimangono le isole. La Sardegna è rappresentata dal grande Sergio Mei, che tra Milano e la regione sarda ha raccontato per anni una cucina italiana d’eccellenza, che l’ha consacrato tra i mostri sacri della nostra tradizione a tavola. Last but not least, la Sicilia che, come detto, è insieme al Lazio la regione ad avere già un delegato e un coordinatore (è anche la seconda con maggior numero di associati): un grande evento qui, un pranzo a quattro mani tra Derflingher e Pasquale Caliri del Marina del Nettuno Yathing Club di Messina, ha visto l’importante compiuto essere attribuito a Giovanni Porretto, coadiuvato dal collega Giuseppe Triolo.