ALBERGO SCOLA
Via Pennavaire 166
Tel. 0182 77015
A una quindicina di chilometri a monte dal casello autostradale di Albenga, la grande casa in pietra svetta nel buio, con illuminazione parca e invitante. Sin dal parcheggio privato (a una cinquantina di metri dall’ingresso) sentirete il profumo del caminetto che, attraversato un giardino, troverete sempre acceso nella saletta ante ristorante. Una famigliola di appassionati segue da decenni questa “locanda istituzionale”, perennemente aperta dove anche nei feriali “impossibili” troverete sempre qualche cliente. Hanno saputo adeguarsi alle mutazioni dei tempi e hanno ormai smesso di “fregiarsi” delle “fungate” di ottobre per offrire invece, oltre che la cucina della tradizione, anche dei piatti meno consueti nel nostro entroterra e più “à la page”, preparati anche con prodotti particolari. Ecco ad esempio, il menu Carpe Diem, da andarci “giù a sbanfa”: 1) Il carciofo di Albenga, cucinato in cinque modi – 2) Il tortello di fichi e fegato grasso su passata di scalogni – 3) La guancia di manzo stracotta in fondo di caffè – 4) I tre sorbetti finali (buoni ma un po’ sottotono rispetto al bendidio che li precede). Il tutto per totali 35 euro. Con qualche piatto in più si passa al menu a 60 euro, oppure si può tranquillamente scegliere alla carta, comprendente anche la selvaggina o dei piatti vegetariani. E’ bello anche “sfidare” (come d’uso dire oggi) la completezza della sterminata carta vini e l’assenza di asterischi, divertendovi a scegliere un vino “non consueto” (come ho fatto io con un Petit Verdot di uno degli unici due produttori italiani) e ne troverete (anzi ne potrete incassare, sempre secondo il linguaggio mediatico 2015) anche la seconda bottiglia. Dimenticavo: l’interno del ristorante ha molto charme, arredi sobri ma ben coordinati e sul tutto dei tendaggi e mise en ‘place che fanno dimenticare il consueto minimalismo ligure a volte un po’ tristanzuolo. Così come il carattere assai gioviale dei titolari che assicurano un servizio “di prima coi baffi”. Sono professionisti che non “se la abbaiano” nell’illustrarvi il cibo e vini (sui quali anzi il giovane patron è molto competente), hanno sorrisi senza forzature e attenta disponibilità a vostre particolari esigenze. Non resta che fissare anche una camera e godersi i colori della primavera in valle la mattina dell’indomani. (luigino.filippi@alice.it)
da “La Riviera” del 19/03/2015