Ventimiglia – BALZI ROSSI
Via Balzi Rossi 2 (frontiera Ponte San Ludovico)
Tel. 0184 38132 – www.ristorantebalzirossi.com
E’ a 300 metri dalla frontiera di Ponte San Ludovico e, con vecchia battuta, si può chiamarlo l’ultimo ristorante d’Italia, ma anche il primo, arrivando dalla Francia: in ogni caso è da decenni tra i migliori ristoranti del largo circondario, Costa Azzurra compresa. La struttura ha finestrature e terrazza letteralmente a picco sulle onde marine (attenzione ché non vi cada nulla in mare). Tutti i tavoli hanno vista e alcuni allargano la panoramica alla intera baia di Mentone che, illuminata la sera, regala atmosfere voluttuose al ristorante con interni algidi e immacolati. Recentemente hanno alleggerito il look delle comode poltrone, ora private dalle borchie e anelli e le mise en place, ovviamente, sono quelle di un locale di grande classe, comprese le cristallerie di finissimo spessore, che non ricordo d’aver trovato nell’intera Liguria.
Lo Chef Enrico Marmo, 30 anni, che ha onorevoli “trascorsi”, iniziò alla Vineria della Signora in Rosso di Nizza Monferrato, poi si specializzò all’ Alma, poi al Gellius, da Cracco e, finalmente, per ben cinque anni officiò come sous-chef alla Enoteca di Canale. Ora, da qualche anno, ce lo godiamo ai Balzi Rossi dove, pur rispettando la tradizionale linea di cucina della grande Pina Beglia, “mamma” di questa struttura, ha anche portato proprie brezze di novità, soprattutto nei primi, nei piatti di carne e in generale in altre varianti e inventive.
La carta offre una scelta di cinque ANTIPASTI (dai 22 ai 45 euro) tra i quali la fantasia di pesce e crostacei crudi, oppure i Gamberi di Sanremo, mandorle e finocchio, oppure il Foie Gras con lamponi e cereali. Seguono cinque PRIMI (dai 30 ai 45 euro), tra i quali i Garganelli, aragosta e melanzana, oppure in questa stagione, i ravioli di Prebuggiun (erbe selvatiche) mandorle e porcini,
oppure ancora i tortelli di bottarga, cannolicchi, limone e prezzemolo.
I quattro SECONDI (dai 35 ai 40 euro) hanno titoli sobri e rassicuranti, ma la meraviglia giunge tosto appena li si assaggia. Un classico dello chef è elencato semplicemente come “il piccione”, così come “ermeticamente” è indicato “l’astice blu” e “il pescato alla ligure”, del giorno s’intende.
Al DESSERT le proposte sono sei (dai 12 ai 15 euro), il seducente 5 chocolate, in 5 varietà, 5 consistenze e 5 temperature diverse, un con presentazione “destroide” sorprendente e inattesa;C’è anche un titolo che dal nome m’ha ricordato i tempi di… Marcellino, ma non pane e vino, bensì “Pane, zucchero e fichi”, che realizzato con originali e deliziose sfoglie di pane zuccherato, chantilly allo yogurt, composta di fichi al limone e Whisky al miele.
La carta dei vini asseconda ogni ragionevole scelta ed è di facile maneggevolezza, nonostante elenchi 100 e più etichette. I suoi prezzi sono in linea con quelli della maison e il patron ne illustra fiero e quasi passionalmente le singole etichette. Tra gli Champagne di base, all’ultimo mio passaggio, mi ha consigliato un piacevolissimo Delamotte, che è stato anche servito a temperatura perfetta.
Dimenticavo: il servizio non mena il turibolo e l’attento personale in scuro, stabile negli anni, lavora con semplice e sicura perfezione ed anche con molta amabilità. Dal canto suo la clientela è elegante, con molti uomini in giacca e signore “in tiro”, qualcuna visibilmente “indomenicata” per l’occasione.
Rispetto ai numerosi ristoranti “costazzurrini” questo locale vince prima di tutto per la qualità della materia prima molto rispettata nel cucinarla, nonché per il livello del prezzi, che oltre frontiera sono più o meno doppi; infatti il locale pullula di Francesi ed è meglio prenotare con un certo anticipo. Per gli Italiani, abituati, ad una ristorazione dalle addizioni più contenute, la “resa dei conti” , scegliendo alla carta, risulta un po’ meno leggera dell’abitudinario, ma non è “crudele”, se si considera che questo è un ristorante da grandi occasioni e che altri suoi pari in Italia costano anche molto di più. A “rimedio” segnalo che è offerto anche un rassicurante Menu Degustazione di ben sei portate, a 75 euro tutto compreso, creato seguendo le stagionalità e consigliato per l’insieme dei commensali, una proposta che toglie ogni “paura” a chi desidera accomodarsi qui, con il cuore e il portafogli entrambi … leggeri.
Ecco ancora una foto a di inizio secolo dei Balzi Rossi tratta da una copertina del loro menu di qualche anno addietro: