Questa era la mia recensione sulla Guida Filippi Edizioni ZEM:
Eze Village – CHATEAU EZA
VOTO, in ventesimi :
Cucina 12 – ambiente 19 – Servizio 17 – Prezzo 4 monete
Il nido d’aquila, già residenza reale; trovarsi qui al cambio luce del tramonto è un bel momento. Affidata l’auto al voiturer, e presa con calma la salita, ecco il ristorante, una vetrata unica sul mondo, con luci soft, fiammelle ai tavoli, sottofondo musicale di qualità. Non ci hanno accolto con il solito “Desirez vous un aperitif ” e, evitati quindi i 25 euro pro-capite di una coppa di Champagne, abbiamo scelto con tranquillità la cena. Dopo 40 minuti, giuntoci in contemporanea il pane (non caldo), ci hanno servito il “Menu Degustation” (per tutto il tavolo): Amuse bouche: un cucchiaio di riso; 2) una minuscola soupe de ble legèrement safranée, huile vierge “Taggiasca” et chèvre frais ; 3) una decina di grammi de oeuf toqué aux legume con ratatouille nel fondo del guscio e, a lato, due fette di Jambon Iberique Pata Negra Bellota; 4) due triangolini di seiches con coquillage, mousseline de broccolettis et fumet de palourdes au citron confit de Menton; 5) un buonissimo intermezzo “Bleu Azur” di granita di Champagne et orange amer con Couracau; 6) cinque fettine di agneau da lait en deux cuisson, rosace de jeunes legume du pays nicois autour de l’olive (purtroppo giuntoci freddo); 7) pre dessert; 8) Tombée d’ananas Victoria au parfum de gin, crème glacé au romarin. Parrebbe una lista luculliana, ma è solo l’insieme di tante piccole quantità di cibo…Il servizio è sorridente e solerte e capace e l’attenzione al bicchiere è costante. Carta vini: una cinquantina di etichette costa dai 70 ai 100 euro. Ci sono poi pagine e pagine di altre bottiglia a prezzi superiori. Sul sito del ristorante compaiono due menu, da 75 e 110 euro, ma il primo non era più disponibile da pochi giorni. Alla carta le entrée costano da 26 a 35 euro, i plat di pesce da 45 a 52, quelli di carne da 39 a 52 e 20 i dessert.