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Chez LOUIS – Corso Italia 30 – Tel. 0184 261603
www.chezlouis.it – NON EFFETTUA RIPOSO SETTIMANALE
A circa 200 metri dal capace parcheggio della stazione FF.SS., lo individuerete subito nella zona semipedonalizzata grazie alla scritta laterale sulla tenda bianca del dehor, contornato da vasi di piante. Ma è la sala interna la zona di maggior fascino casual-romantico, con un sottofondo musicale lounge purtroppo un po’ da “dormia” che si direbbe di trasferito dal web, a volume adatto a “privacyzzare” le conversazioni rispetto ai tavoli vicini. Gli arredi sono di gusto, una parete è coperta da esposizione di bottiglie importanti, non mancano quadri e sculture, c’è illuminazione strategica, grande tavola che si direbbe “per gli amici”a lato dell’ingresso, tavoli quadrati pratici non troppo grandi, con una mini lampada, tovagliette grigio-marrone sintetiche, tradizionale tovagliolo in cotone di un candido bianco che fa piacere, cestinetto con pane di campagna a fette.
Dalla ricca CARTA CIBI ecco alcune proposte: PER INIZIARE: Sardenaira di nonna Maria (€ 14); oppure il Frittino di calamari, ciuffetti e acciughe (€ 12). ANTIPASTI: Parmigiana di polpo con stracciatella (€ 18), oppure Selezione di 6 ostriche Fin de Claire ( € 22). PRIMI: Gnocchi con crema di Castelmagno e tartufo nero di Seborga (€ 20), oppure Chitarrone Verrigni alle vongole veraci con pomodorini (€ 20). IL MARE: Gran fritto misto del golfo Ligure (€ 25), oppure Tataki di tonno con Ponzu (salsa di soia agli agrumi) e verdure in padella (€ 26). LA CARNE: Filetto garronese lardellato ed affumicato con composta di cipolle di Tropea (€ € 32). DESSERT: Semifreddo allo zabaione con la sua mousse (€ 9). Il Coperto è di 3 euro. In stagione dispongono di Tartufo Bianco d’Alba. C’è anche una paginata di proposte di PIZZA, che però mi pare poco richiesta ma che a volte mi è tornata provvidenziale sul tardi, nel dopo-teatro (che è a pochi passi).
La CARTA VINI è su tablet con conseguenti facilità (o difficoltà) di consultazione a seconda della vostra confidenza con lo “strumento”. Per quanto mi riguarda, stanco di smanettarlo ogni volta, con l’aiuto del valido maitre storico (che s’intende anche di vini), ho scelto un buon Champagne base, ancora in carta ad un accettabile rapporto Q/P (€ 60).
Il SERVIZIO è effettuato con sorriso a 32 denti dal polivalente patron JEAN PIERRE NOVEMBRE, dallo “storico” MAURO (qui già dai tempi del mitico papà Benito) e il giovane MARIO. Tutti si danno da fare “alla pari”, attenti soltanto al vostro confort ma, salvo non manifestiate diversamente, potete curare voi stessi la mescita del vino; qui non praticano neppure lo “sport” della “corsa” al rimpiazzo della bottiglia dell’acqua, come sempre più spesso si può notare altrove.
CONCLUDENDO: è un locale “che va” ed è spesso preso da eventi e cerimonie (che mi dicono organizzi anche oltre confine) e, provvidenzialmente non ha giorni di chiusura settimanale. Ma è bene prenotare sempre!