A Sanremo il REVE BISTROT dell’Hotel Europa Palace *****

SANREMO – REVE BISTROT DELL’ HOTEL EUROPA PALACE*****

Corso Imperatrice 27 – Tel. 0184715000 – europapalacesanremo.com

Il sito web dell’hotel cinque stelle si apre con dichiarazioni impegnative: “Lo storico hotel, punto di riferimento dell’ospitalità della Riviera Ligure dal 1874, è stato completamente ristrutturato, con un’atmosfera elegante e contemporanea” – “La nostra filosofia si fonda su una storica tradizione di accoglienza coniugata con una visione contemporanea di ospitalità”. Cosa desiderare di più? Per il “FOOD” sono annunciati 1) un Roof Top Garden per eventi, 2) un Bistrot, con annessa una zona privé per cene private per 8-10 persone, 3) un ristorante di tono, la sala colazioni ed il bar.

Eccomi quindi qui, in assoluto anonimato, a quattro giorni post apertura, entrando dall’ingresso indipendente: “Dov’è il ristorante?”, chiedo entrando tra una consolle di accoglienza e il vicino banco bar. R: “Questo è il Bistrot, perché il ristorante principale non è ancora aperto”. Mi accomodo all’ultimo tavolo. L’ AMBIENTE è moderno, efficacemente climatizzato, i colori delle pareti sono chiari, il soffitto è scuro e da esso troneggia un poderoso ulivo …. pendente al contrario, l’ illuminazione è razionale ed efficace, la musica di sottofondo è di ottima qualità (un “po’ su” di volume), le sedute di color verde pisello offrono poltroncine e divanetti perimetrali (purtroppo occupati per metà dai pastrani e giubbotti dei clienti). I tavoli sono da due, quadrati e quindi facilmente interscambiabili, hanno tovagliette beige ovali in ecopelle, un grande e serio tovagliolo in stoffa, una fiammella accesa, posate inox con appoggio piano, stoviglierie classiche. L’insieme del bistrot risulta animato e cangiante, anche simpaticamente a seconda del momento e della clientela eterogenea, inoltre da questo ambiente pratico e razionale, c’è anche vista romantica verso il “flon flon” delle trionfali collane di luminarie splendenti nei dintorni (dalle ampie vetrate a nord).

La CUCINA dello chef EMANUELE ROSSSI, dai reputati precedenti lavorativi ? Eccone LA CARTA, che  inizia con il titolo: DA CONDIVIDERE (€ 4–25) con sei proposte: dalla Sardenaira tiepida secondo la ricetta sanremasca rigorosamente rispettata, fino alla Selezione di mosciame di tonno rosso, pesce spada affumicato. La carta prosegue con cinque ANTIPASTI, tra i quali cito i Gamberi di Sanremo crudi, jus di pomodoro, bottarga, panna al fieno, oppure il Tre volte carciofo, olio alla menta, gel al prezzemolo, latte all’aglio. Si prosegue con cinque PRIMI (18-23) tra i quali i vellutati Mandilli de sea fatti in casa, pesto alla genovese (molto “leggero”) e tartare di gamberi rosa, oppure il Risotto agli agrumi e rosmarino, anguilla, sugo d’arrosto. Seguono cinque SECONDI (€ 23-29) tra i quali il Trancio di baccalà gratinato alla Ligure; oppure i Totani alla plancia, chimichurri (erbette secche), Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. I CONTORNI (€ 8) a scelta sono quattro, tra i quali il Bouquet del contadino con pomodoro ciliegino appassito e lampone, oppure gli Asparagi, goma dressing (salsa giapponese), sesamo dorato e nero tostati. Si termina con SORBETTI e GELATI(€ 7-10) tra i quali “l’irrinunciabile Sorbetto al limone nella versione “vestita” ovvero con limone, in zeste confit, candito ed anche conforme ai dettami Peta Crispy”. Lo chef è decisamente bravo, ha esperienze internazionali e dà l’idea di voler rispettare molto chi preferisce la Cucina Mediterranea Ligure e locale, pur senza rinunciare a qualche guizzo di fantasia, riuscito. Ogni portata viene servita in quantità seria. Dimenticavo: nel cestinetto i tre tipi di pane (anche a fette) e i grissini sono tiepidi e di qualità.

Il SERVIZIO, pur con il gran daffare nel sabato sera del 4° giorno di apertura, è stato molto professionale e non ha fatto trasparire i pur comprensibilissimi affanni che la situazione di fatto della sala, avrebbe giustificato la sera del mio passaggio: brava Federica!

CARTA VINI: la carta è ben fornita e si apre con un bell’assortimento di “bollicine” italiane e straniere, molte sotto ai 30 euro. Sono disponibili anche vini serviti a calice (un Berlucchi € 8).

CONCLUDENDO: benvenuti a Sanremo; il prossimo appuntamento è per la recensione del ristorante gourmet che spero di imminente apertura.