Dal sito de Il Gambero Rosso ecco un passo dell’intervista alla casa di Champagne Bruno Paillard:
“Dovete sapere che i récoltant sono 4mila, ma solo 1000 producono il loro Champagne. Gli altri 3000 portano le uve alla cooperativa, e la cooperativa vinifica, spumantizza e li ridistribuisce a tutti i soci che vogliono commercializzare con la loro etichetta. Quindi non tutti gli Champagne dei piccoli sono “fatti in casa”. Poi c’è un altro aspetto, oggi c’è la ricerca degli Champagne “parcellaire”.
In qualche modo è l’antitesi del concetto tradizionale di Champagne. Un grande Champagne è una composizione: il quadro di un artista. Alla Paillard abbiamo 60 parcelle, forse due o tre potrebbero produrre un parcellaire. Per me la cosa importante è firmare uno stile. Quando vedo un Caravaggio lo riconosco, o è originale o almeno è della scuola di Caravaggio. E lo stesso per Picasso.
Il testo completo lo potete trovare sul seguente link: https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/bruno-paillard-champagne-intervista/?mnuid=1c63gc3ee4g7e0c3e4694583562060486c9952af6185cc16f7e&mnref=s26b5%2Co17bdf&utm_term=97247+-+%22Dietro+gli+Champagne+dei+piccoli+produttori+ci+sono+le+grandi+cooperative%22.+Intervista+senza+filtri+a+Bruno+Paillard&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=9909+-+4161+%282025-01-01%29