Albenga (SV) – AL NAUTICO Restaurant
Lungomare Doria 2 – Tel. 0182540304 – chefmarco88@hotmail.it
Da circa un anno c’è una nuova gestione. Il biglietto del ristorante indica: “Owner” & Chef : Marco Scapellato. Per chi non inglesizza volentieri, “owner” significa proprietario, vulgo “bacan” nell’intramontabile idioma storico di queste importanti rive.
Il ristorante sorge tra la passeggiata e la spiaggia, in adiacenza al deposito gozzi che è di una bellezza unica in fatto di autentiche arie marine. E’ prudente, anzi imperativo, specificare chiaramente sin dalla prenotazione se si desidera uno dei tavoli esterni, perché sono molto richiesti. La nuova gestione ha anche adottato delle mise en place con un bel tovagliato in stoffa, una preziosità controcorrente… alla quale mi pare stiano riconvertendosi anche i ristoratori parsimoniosi già rei di risparmiosi tavoli ignudi. Intendiamoci, non c’è atmosfera snob, tanto che le sedie (con cuscini) sono di diversi tipi, qualcuna con bracciolo altre no ed il cancello a pochi metri aperto verso strada preclude a una certa riservatezza dei primi sei tavoli; direi però che come esclusività può essere bastevole quella della loro cucina.
Ecco la CARTA CIBI (che potete anche trovare intera sul loro sito web, dove però è pubblicata, chissà perché, senza prezzi.
Gli ANTIPASTI sono sette (€ 14-26), tra i quali cito il Salmone affumicato in casa, burro salato alle fragole con la loro focaccina; oppure la Zuppa di cozze con la emulsione della casa, oppure anche le ostriche (€ 4 – 6 ciascuna).
Cinque i PRIMI PIATTI (€ 18-25), tra i quali sono notevoli gli Gnocchi di patate fresche saltati con gamberoni, (ben puliti), trombette e leggera salsa Raschera; oppure Chitarra pastificio Bossolasco con vongole veraci, calamaretti e pomodorini datterini.
Seguono quattro PIATTI PRINCIPALI (€ 20-22), tra i quali il generoso Gran fritto del Nautico con calamari, gamberoni, acciughe e verdurine ed altro del giorno.
Quattro i DESSERT (€ 8) tra i quali la Cialda di cannolo siciliano “fatta da noi”, scorzette di agrumi e cioccolato; oppure il Mantecato alla vaniglia, affogato nell’Espresso Pasqualini. Infine il Coperto (€ 3), con cestino di pani e focacce, tagliate “quickli-casual” eterogenee a dadi e bastoncini.
Non ho trovato proposte di un MENU, disponibile solo in bassa stagione a 45 euro.
La CARTA VINI, anch’essa sul loro sito senza prezzi, ha peraltro costi normali ed elenca una sessantina di etichette, quattro mezze bottiglie (€ 15) e sette vini serviti anche a calice (€ 6). Per ogni bottiglia è meritoriamente indicata in carta la gradazione alcoolica. La scelta ed il servizio fanno capo a LORENZO, appassionato e competente, come dimostrano le etichette selezionate; del quale però non ho goduto né la consulenza né la mescita, a causa di una serata ferragostana di forte affluenza. Ho bevuto un ottimo Chablis AOC Bourgogne Louis Moreau, Chardonnay 100%, a 45 euro.
SERVIZIO: la sera del mio passaggio, servivano addetti efficienti e cortesi ma, molto pressati dall’affluenza da doppio turno, non hanno avuto il tempo di comunicare più di tanto; intendiamoci, se la sono cavata benissimo con le portate, ma senza sorrisi né parole non strettamente necessarie. Mi son dovuto versare il vino da solo ed anche il mio commiato è stato solingo sotto silenzio. In particolare la patronne non s’è mai vista in sala, una stonatura, speriamo una eccezione scusabile.
CONCLUDENDO: un indirizzo insolito e piacevole per ubicazione ed atmosfere, una cucina classicheggiante con materia prima giusta, ben fatta e servita in quantità non indecorose, una carta vin all’altezza dell’insieme. A prezzi giusti per l’insieme. Per l’accoglienza e il servizio confidiamo che, in tempi normali, siano all’altezza della restante qualità. Ne riparleremo.