La recensione: ad Alassio il ristorante LA VIGNA

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ALASSIO – LA VIGNA – Frazione Solva – Via Lepanto 1 – Tel. 0182644744 – www.ristorantelavigna.it

Si lascia l’animazione ferragostana di Alassio, che quest’anno è meno confusionaria, causa un evidente calo di presenze un po’ ovunque, tanto che alle 22 di sera ho trovato parcheggio nel cuore del centro. Ciò rende ancora più piacevole il constatare che questo locale “va”, con qualche doppio turno, grazie ai “miracoli” nello spostamento di tavoli a seconda delle esigenze della serata: una bellezza, come sempre, in questa istituzione che tiene bene il passo “giovane” da oltre cinquant’anni.

Per il PARCHEGGIO contate sulla provvidenziale assistenza di un gentile addetto che sa … moltiplicare i posti.

Dopodiché ecco subito l’ingresso alla struttura coperta ma aperta sul davanti, sistemata con classe e buon gusto, praticamente suddivisa in quattro settori contigui ma che non  spezzano il ristorante da oltre 100 coperti, forse grazie alle coperture differenti, tra le quali l’ultima è la preferibile, per il bel pergolato con i grappoli di stagione. L’illuminazione è strategica e fa atmosfera non mancando neppure una piccola lampada ad ogni tavolo che ne sottolinea l’intimità.   

L’ACCOGLIENZA è pronta e sorridente, il SERVIZIO non manca ed è preparato e capace, con sicurezza e risposte veloci, ma senza trasmettere suoi eventuali affanni al tavolo, neppure nelle serate più “calde” .

Esiste una Carta OYSTER BAR con proposte di Ostriche, scampi, gamberi, mazzancolle, per chi ama il crudo. Per il resto la carta è costruita classicamente.  

Sei ANTIPASTI “ I NOSTRI CLASSICI DI SEMPRE” (€ 20-36) tra i quali la Crudité di verdure in pinzimonio con paté di olive e acciughe fatte in casa in quantità ragionevole; oppure il … sibaritico assortimento di antipasti vari sia di pescato che di terra.

Sei PRIMI PIATTI (€ 18-24), tra i quali i Tagliolini neri ai gamberoni flambati con Cognac e mantecati con formaggio vaccino; oppure gli immancabili Gnocchi di patate “alla bava”fonduta d’alpeggio e doratura al Reggiano, che però in questa occasione ho stranamente trovato con formaggio meno cremoso rispetto al passato: penso sia stato un fatto estemporaneo, forse  dovuto anche alla temperatura non infuocata come di regola.

Otto i SECONDI (€ 18-31) tra i quali un ottimo e generoso Pescato al mercato e fresco di cattura, cotto a piacere (sale, griglia, al forno, o alla ligure con patate olive e pomodorini); oppure i Gamberoni di Oneglia alla brace con verdure croccanti.

Esiste anche il MENU TRADIZIONALE LA VIGNA (€ 49) di tre portate più dessert, da scegliersi da un elenco di sette piatti e servito in porzioni generose. Ma il suo dessert, la Mattonella al cioccolato stavolta l’ho trovata più “pallida” e morbidosa rispetto al virile “fondente 70”, servito qui da sempre (forse l’avranno voluta alleggerire per l’estate).

Al prezzo del menu è stato aggiunto il coperto (€ 4), insolito quando si ordina un menu a prezzo fisso ed ancor più quando, come qui, non ve n’è indicazione in nessuna pagina della carta.

La CARTA VINI, tornata fortunatamente alla edizione cartacea, con utili dettagli per ogni bottiglia, con le sue 45 pagine è decisamente esaustiva e richiede tempo, ma non troppo danaro, inoltre dispone anche di diverse mezze bottiglie, che facilitano la scelta di due vini diversi ad un tavolo di soli due commensali.

CONCLUDENDO: il locale merita la scoperta e/o il ritorno per l’ambiente, il servizio, la qualità del cibo, la quantità seria delle portate, la carta vini straordinaria, il prezzo ragionevole del menu. Ed anche per la clientela, eterogenea, ma sempre di una certa classe. Se amate il bello ed il buono, la gioia di vivere, senza fucilate al momento del conto, inseritelo nella vostra agenda.