La recensione: a Finale Ligure Marina il ristorante IL SOGNO

Finale Ligure – IL SOGNO – – Via Roma 45 – Tel. 019 695472-3495282014 – www.ristoranteilsogno.it

Siamo nel centro storico di Finale Ligure Marina a pochi passi dalla passeggiata a mare e dalle spiagge ma, nonostante l’ubicazione commerciale, questo non è un ristorante da passanti mordi e fuggi. I locali hanno storia e l’ACCOGLIENZA del vulcanico patron è di calorosa bonomia e non falsamente manierosa: Shpetim è gentile “di suo”, così come la graziosa figlia che cura la sala.

Veniamo subito alla carta. Dopo le doverose premesse riguardanti il coperto a 3 euro e il pane e focaccia di loro produzione, si inizia con gli ANTIPASTI, che sono cinque (€ 12,50-22). Cito la Tartare di palamita, burrata di bufala, nocciole Piemonte I.G.P. e salsa di soia; disponibile anche il piatto vegetariano di Carciofi crudi in insalata, scaglie di Parmigiano Reggiano e citronette agli agrumi. Cinque anche i PRIMI PIATTI (€ 13,50-20.50), tra i quali i Tagliolini di pasta fresca di loro produzione rigorosamente tagliati al coltello al sughetto di branzino e verdure saltate (un piatto ormai storico che a vinto il premio Ferrer Manuelli già nel 2012); oppure i semplici ma non banali Paccheri “Mancini” mazzancolle sgusciate, pomodorini Datterino e basilico.

La cucina di patron Thimi Shpetim Xhakosi non si sogna affatto d’essere un esempio di innovazione a tutti i costi, anzi si attesta algida come punto di riferimento per materia prima di provenienza locale, rispettata e preparata in ricette classiche e collaudate. Come nei  quattro SECONDI PIATTI (€ 19,50-22.50), tra i quali segnalo il Pescato al forno, crema di broccoli, carciofi saltati, olive Taggiasche disidratate; o anche il generoso Fritto misto di pesce locale e verdurine croccanti. Seguono i quattro DOLCI (€ 7-7,50), piuttosto consueti, due dei quali al cioccolato, ben abbinabili ad un virile Rum Don Papa Baroko (+ € 10), oppure un raro dolcissimo Dom Pedro Himenez 2019 Toro Albala (€ 8 ).

La casa bada soprattutto al sodo più che al … soldo. … Per cui, nonostante molti prezzi finiscano con il timido ma non “innocente” decimale “,50”, due piatti più dessert vi costeranno da 37 a 53 euro: un  prezzo imbattibile in un ambiente così con queste qualità e quantità.

Ma sono anche convenienti i due MENU IN QUATTRO PORTATE A 50 EURO, nonché il DEGUSTAZIONE DI CINQUE PORTATE A 45 EURO. C’è anche un Menu Tavola DOC a 60 euro, che va prenotato in anticipo ed è disponibile, chissà perché, esclusivamente in aprile, maggio, ottobre novembre . Mi hanno precisato che comprende un vino scelto dalla casa e, secondo quanto è scritto sul libriccino Tavole DOC, anche acqua e caffè.

Tutti i menu vengono serviti per tutto il tavolo, un particolare certamente comodo per la cucina, ma meno per i commensali. Mai qualcuno avrà provato a chiedere di … separare un tavolo creandone ipso facto due adiacenti, per poter chiedere menu diversi ? Ma no, via! Qui conoscono anche le sfumature della vera buona ospitalità e sarebbero certamente accondiscendenti riguardo a qualche variante… .

VINI: la carta è scritta fitta fitta ed ha in assortimento decine di “bollicine” italiane e straniere tra i le più variegate. Tra i vini fermi segnalo la “colletion” Massimo Alessandri Costa de Vigne, dalla qualità indiscussa con varietà a prezzi abbordabili e normali.

In una Liguria dove molti ristoratori si ostinano a sorridere un giorno su tre, il SERVIZIO, svolto in famiglia, è operoso, senza troppi salamelecchi ma garbato, con sorriso conviviale ed anche ben coordinato con i tempi della cucina; il che fa si che la sosta scorra via al giusto ritmo, con cibi serviti anche alla perfetta temperatura dall’inizio alla fine.

CONCLUDENDO: una casa che ha dei bei giorni davanti … così come pure la sua clientela, fedelissima: perciò meglio prenotare sempre!